A Bergamo conto da 3 milioni di euro
per il caso dei buoni pasto

Da Palafrizzoni alla Camera di Commercio qualcuno è già corso ai ripari, affidandosi dalla scorsa primavera al servizio elettronico.

Ma per numerosi dipendenti di enti pubblici della Bergamasca il problema dei buoni pasto rischia di ingigantirsi dopo la decisione del Consip, la centrale pubblica degli acquisti, di risolvere la convenzione che lega molte amministrazioni ai buoni pasto della società «Qui! Group». Con i ticket per il pranzo (generalmente da 7 euro) che improvvisamente rischiano, per chi ne è ancora in possesso, di diventare carta straccia.

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