Acqua, cambiano le tariffe
Arriva il «quoziente familiare»

Confermata, ma rimodulata. La tariffa per il ciclo idrico integrato (acquedotto, fognatura e depurazione) individuata dall’Ufficio d’Ambito (Ato) che i cittadini bergamaschi dovranno pagare a Uniacque, la società che gestisce il servizio, non cambia rispetto al biennio 2016 e 2017.

Il «moltiplicatore tariffario» che verrà applicato nel complesso meccanismo di determinazione degli importi da sborsare resterà 1,035 sia per i consumi del 2018 sia per quelli del 2019. «Il moltiplicatore tariffario – spiega Pierangelo Bertocchi, presidente del consiglio di amministrazione dell’ufficio d’ambito bergamasco – è il coefficiente che moltiplica le quote fisse e variabili in cui è articolata la tariffa del ciclo idrico integrato». Di fatto, non avendo modificato questo moltiplicatore, il costo dell’acqua (meglio: dei servizi del ciclo idrico integrato) nei Comuni serviti da Uniacque non cambia rispetto al biennio precedente. «Nella sostanza è così – conferma ancora Bertocchi –, anche se variazioni di qualche euro potrebbero esserci perché sono state rimodulate le fasce di consumo».

«La nuova tariffa – illustra ancora il presidente Bertocchi – prevede invece una tariffa agevolata di 0,32 euro per i consumi fino a 55 metri cubi di acqua all’anno; una tariffa base per i consumi di acqua da 56 a 155 metri cubi all’anno; una prima eccedenza da 156 a 205 metri cubi; una seconda eccedenza da 206 a 255 metri cubi; una terza eccedenza oltre i 256 metri cubi».

L’altra novità è che il nuovo sistema tariffario introduce un «quoziente familiare»: a parità di consumi, pagherà di meno una famiglia numerosa rispetto a una persona che vive da sola. «Facendo alcune proiezioni abbiamo calcolato che una famiglia fino a cinque componenti risparmierà circa dieci euro all’anno; un single invece pagherà in più».

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