Addio a Tarcisio Beltrami
Storico campanaro e sacrista

Classe 1922, professione ciabattino, era salito per l’ultima volta sul campanile nel giorno del suo 90° compleanno.

Si è spento martedì 5 marzo a Leffe Tarcisio Beltrami, uno dei più grandi testimoni della musica per campane del territorio di Bergamo. Nato nel 1922, dal 1946 al 1966 è stato sacrista e campanaro di Leffe, abbinandolo alla professione di ciabattino. Associato alla «Federazione Campanari Bergamaschi», fin dalla sua fondazione, ha svolto un ruolo fondamentale di conservazione della tradizione del suono alla tastiera d’allegrezza ottocentesco, tramandando una memoria di un centinaio di suonate per 3, 5, 8 e 10 campane.

Tarcisio Beltrami iniziò a suonare all’età di 8 anni grazie alle campanine regalategli dal padre. Facendo il ciabattino nella piazza di Gandino, ebbe l’occasione di ascoltare i grandi campanari locali come Giovanni Nodari, detto «Manèch» e Quirino Picinali, detto «Manòt», da cui apprese molte suonate che rielaborò. Salì sul campanile per l’ultima volta il giorno del suo 90° compleanno. La salma di Beltrami, vedovo e padre di tre figli, si trova nella camera mortuaria della Casa Serena di Leffe, dove da qualche anno risiedeva. Venerdì 8 marzo alle 15 i funerali nella parrocchiale.

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