Adriano Olivetti, imprenditore «illuminato»
Democrazia economica, etica e bellezza

La straordinaria attualità della figura di Olivetti è stata approfondita in un convegno a Bergamo.

Un uomo guidato da una forte ispirazione etica e religiosa, un imprenditore visionario, che ha promosso qualità e bellezza dei prodotti unitamente a efficienza e valorizzazione delle persone che lavorano, con un’idea innovativa d’impresa, non solo fabbrica, ma luogo di cultura, aggregazione, formazione e comunità. Una figura la cui conoscenza può ispirare chi oggi si confronta con i drammatici problemi della compatibilità tra sviluppo economico e sostenibilità sociale e ambientale. Questo è quanto emerso nel convegno «Attualità di Adriano Olivetti, per un’impresa tra democrazia economica, etica, bellezza», promossa dall’Associazione Etica Sviluppo Ambiente - Adriano Olivetti, in collaborazione con la Fondazione Istituti Educativi di Bergamo, il Centro di Etica Ambientale e il Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale, tenutosi quest’oggi presso l’Auditorium di Piazza della Libertà a Bergamo.

L’iniziativa si è proposta di raccontare a un pubblico di giovani – la sala era affollata dagli studenti di alcuni istituti superiori di Bergamo e provincia – una tra le figure più significative e attuali della storia civile e industriale italiana. Il convegno di oggi sarà seguito da attività di formazione nelle classi.

Nel corso del convegno sono intervenuti Marco di Marco (Direttore Associazione Etica Sviluppo Ambiente – Adriano Olivetti), Graziella Rota (Referente Cultura Scientifica e Ambiente U.S.T. Ambito di Bergamo), Marco Redolfi (Consigliere provinciale), Paola Morganti (Ordine degli ingegneri), Luciano Valle (Presidente Centro di Etica Ambientale e dell’Associazione Olivetti), Claudio Bonfanti (Presidente Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo), Francesco Lino Bianchi (Segretario generale della Fondazione Istituti Educativi di Bergamo), e Nerio Nesi (Presidente della Fondazione Cavour).

La presenza e le parole di Nerio Nesi hanno suscitato grande emozione e interesse. A 94 anni compiuti, l’uomo che ha partecipato in posizioni chiave alla storia economica d’Italia, ha ricordato con lucidità e, in qualche passo commozione, Adriano Olivetti, del quale fu importante collaboratore e poi esecutore testamentario. Ha consentito ai presenti di avere una visione non solo professionale e pubblica, ma anche privata e umana della figura di Olivetti. Nerio Nesi ha ricordato la sua esperienza nell’aziendale come la famiglia Olivetti e la storia dell’azienda siano stati fondamentali per il Canavese e Ivrea. Adriano Olivetti, per la sua visionarietà e le sue concrete realizzazioni nel conciliare industria società ambiente e territorio è stato un precursore per l’Italia di allora e un modello per l’Italia di oggi. Il Presidente della Fondazione Cavour ha concluso il suo intervento con un accorato incoraggiamento: “Non abbandonate mai l’ottimismo, avete il dovere di essere ottimisti, di avere il coraggio di credere in ciò che fate e studiate”.

Luciano Valle, Presidente del Centro di Etica Ambientale e dell’Associazione Olivetti, ha sottolineato la grande attualità della figura di Olivetti anche nella società odierna, paragonando la lotta e i temi di Greta Thunberg alle parole e ai pensieri di Adriano Olivetti spiegando come «Già negli anni 50 Adriano Olivetti non parlava di ambiente, ma sosteneva che il mondo e la società stavano male, entrambe necessitavano di un’immensa rivoluzione mentale, culturale morale e spirituale. Adriano Olivetti, ingegnere nel mondo della scienza e della tecnica, ha messo al centro la sua fabbrica e chiama a sé il mondo per dichiarare che era arrivato il momento di cambiare e innovare.»

Parte della manifestazione ha visto la partecipazione di rappresentanti del mondo dell’impresa e delle professioni, impegnati a ragionare sull’attualità della lezione di Adriano Olivetti e a discutere sul rapporto tra etica e tecnica, tra società civile e impresa, anche con riferimento alla realtà sociale economica e culturale della provincia di Bergamo. Sono dunque intervenuti Alberto Brivio (Presidente di Coldiretti Bergamo), Angelo Carrara (Vicepresidente di Confartigianato Bergamo e Presidente di Bergamo Sviluppo), Gianpaolo Gritti (Presidente dell’Ordine degli Architetti di Bergamo), Massimo Monzani (Vicepresidente di Confcooperative Bergamo) e Erminio Salcuni (Direttore di ABF Bergamo).

A condurre l’evento - che ha avuto il patrocinio di Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Coldiretti Bergamo, Ance Bergamo, Confartigianato Bergamo, Confcooperative Bergamo, Ordine degli Architetti di Bergamo, Bergamo Sviluppo e A.B.F. – Michele Marinini, che ha accompagnato i lavori leggendo brani di Adriano Olivetti.

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