«Alla ricerca della cara amica perduta»
L’appello di un figlio per la sua mamma

Ci sono le foto in bianco e nero, un po’ ingiallite dagli anni. Ma l’avanzare del tempo vale solo per il ricordo impresso su pellicola, non per quello racchiuso nei cuori; decenni dopo, c’è il sogno di tessere nuovamente il filo di un’amicizia vissuta a cavallo dell’Italia. Ritrovando a Bergamo qualcuno che possa riprendere un discorso interrotto oltre mezzo secolo fa.

È l’appello che Mauro Ledda, sardo «trapiantato» a Milano, lancia per conto della madre, la signora Giovanna Tidu, che ancora vive sull’isola, a Cagliari. «Alla fine degli anni Cinquanta, una carissima amica di mia madre si trasferì per lavoro dalla Sardegna a Bergamo – spiega Mauro Ledda -. Mia madre oggi ha 86 anni, le due donne erano coetanee; persero i contatti, ma avevano un forte legame: ogni volta che mia madre viene a Milano, ricorda la figura di questa sua amica, che in tempo di guerra le diede un prezioso aiuto senza chiedere nulla in cambio».

C’è un nome, oltre al ricordo: la donna che si è trasferita a Bergamo si chiama Elena Spanu (o Spano, l’unico dubbio è sull’ultima lettera del cognome): «Mia madre ha espresso tante volte il desiderio di incontrarla e ringraziarla – prosegue il figlio –, mi piacerebbe poterla accontentare; qualche tempo fa abbiamo recuperato una foto di questa signora, mia madre l’ha immediatamente riconosciuta e si è subito emozionata, così è nata anche l’idea di lanciare un appello. Speriamo che la signora Elena o qualche parente, magari i figli, possano riconoscersi in questa descrizione».

Entrambe le amiche sono originarie di Carbonia, il centro più popoloso del Sulcis, terra di minatori e di fatica, nella porzione sud-occidentale dell’isola.

Anni difficili, quelli vissuti a cavallo della guerra, eppure capaci di regalare amicizie indimenticabili: chissà che una di queste, quella tra Giovanna Tidu ed Elena Spanu, non possa ricominciare

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