Allagamenti, aspettando le vasche
si tolgono le piante dalla roggia ad Astino

La prossima settimana si provvederà alla rimozione di 12 piante cresciute all’interno dell’alveo della Roggia Curna nella Valle d’Astino. L’intervento avrà breve durata.

In seguito ai due violenti nubifragi della scorsa estate, e in modo più lieve a quello dello scorso maggio, la Val d’Astino e il quartiere di Longuelo hanno subito gravi allagamenti e danni. Il Comune di Bergamo ha costituito un tavolo di lavoro insieme al Consorzio di Bonifica, Parco dei Colli, MIA e Uniacque. Il tavolo di coordinamento ha dato mandato al Consorzio di Bonifica per uno studio sulle cause e possibili soluzioni agli allagamenti; studio commissionato all’Università di Pavia. Inoltre, è stata siglata una convenzione tra il Comune di Bergamo, Consorzio di Bonifica, Mia e Parco dei Colli che prevede una pulizia straordinaria della Roggia Curna a cura e spese del Consorzio e un progetto per la creazione di vasche di laminazione commissionato dal Consorzio e pagato dal Comune di Bergamo.

Durante i lavori di manutenzione straordinaria è emersa la necessità di rimuovere 12 piante cresciute, nel corso degli anni, proprio all’interno dell’alveo della roggia, determinando al contempo l’erosione delle sponde e il restringimento dell’alveo e non consentendo dunque il regolare deflusso delle acque. «Non è una soluzione definitiva, che potrà avvenire solo con la costruzione di vasche di raccolta; è comunque un intervento importante se si tiene conto che il fondo della roggia è stato abbassato di circa 2 metri, riportando l’invaso alle dimensioni originarie» spiega l’assessore ai lavori pubblici Marco Brembilla, «La rimozione di queste piante, cresciute all’interno dell’alveo, permetterà il deflusso controllato di circa 5000 litri di acqua piovana, riducendo per quanto possibile il pericolo di ulteriori straripamenti della roggia. L’ordinanza del Sindaco è il primo passo di lavori che garantiranno la sicurezza degli abitanti di Longuelo, soprattutto nel periodo estivo quando è più facile che si verifichino fenomeni di piogge intense. Le piante tagliate verranno sostituite in modo da non arrecare danno al particolare contesto ambientale della Valle d’Astino».

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