Anche piazza della Libertà si svuota
Via due dei tre negozi sotto i portici

Meno di un mese l’annuncio della chiusura di quattro vetrine in via Sant’Orsola. Ora si spengono altre luci tra via Petrarca e via Locatelli: lasciano «Polaris» e la gioielleria di Leila Bali: «Non è più una zona adatta allo shopping»,

La storia si ripete. Meno di un mese fa davamo conto della chiusura di quattro negozi nella centralissima via Sant’Orsola, e di altrettanti a rischio serrata, raccogliendo il grido d’allarme dei commercianti costretti a gettare la spugna per un calo consistente degli affari dovuto, a loro dire, non solo alla crisi attraversata dal settore ma anche alla minore capacità attrattiva del centro di Bergamo bassa.

Il fenomeno si sta allargando a macchia d’olio e ha raggiunto un’altra zona tradizionalmente legata allo shopping di qualità: l’area compresa tra piazza della Libertà, via Petrarca e via Locatelli. Entro la fine dell’anno chiuderanno due dei tre negozi che si trovano sotto i portici del palazzo della «Toro Assicurazioni», edificato nel 1948 su progetto di Luigi e Sandro Angelini. Elegante edificio storico nel cuore di Bergamo, che negli anni ha ospitato esercizi commerciali importanti, oggi sul punto di chiudere i battenti. Sulle vetrine sono comparse scritte che annunciano vendite promozionali, svendite e sconti. Segni premonitori di un nuovo buco nero nel cuore della città bassa. Proviamo a immaginare quei portici al buio, senza le luci dei negozi.

«Sono qui da 32 anni – racconta Leila Bali, dell’omonima gioielleria – e a gennaio lascerò a malincuore. Non me ne vado perché mi manca il lavoro, né perchè l’affitto è cresciuto. La ragione è un’altra: in via Petrarca non c’è passaggio, dopo una certa ora è buia e poco frequentata. Questa non è più una zona adatta allo shopping. Anche a causa di quel buco nero che è diventato largo Belotti dopo la chiusura del Teatro Nuovo. Mi trasferisco in via XX Settembre, spero che lì le cose vadano diversamente». Vende tutto e chiuderà anche prima di Natale lo showroom di «Polarislife»: mobili, cucine e complementi d’arredo su una superficie di 250 metri quadri, con vetrine affacciate su tre lati del palazzo. «Ci dispiace molto dover lasciare – ammette Raffaella Ravasio –, siamo qui da cinque anni ma purtroppo il lavoro non va come vorremmo. Non possiamo nemmeno lamentarci degli affitti, il proprietario è un signore squisito, molto attento ai suoi inquilini. Il problema è un altro: la zona non è frequentatissima, salvo che per i bar e i locali. Il passaggio è molto diminuito. Credo incida anche il fatto che piazza della Libertà non offre proposte di qualità. Calcetto, pattinaggio e bancarelle non bastano, ci vorrebbero iniziative di livello più alto per dare nuovo slancio al centro della città».

Poche vetrine più in là «Petronio» – negozio di abbigliamento noto ai bergamaschi, che quest’anno ha raggiunto i 65 anni di attività – ha avviato una vendita promozionale. «Sicuramente il commercio non sta vivendo un buon momento – riconosce Dario Salvi, uno dei titolari – Gli ultimi mesi sono stati difficili. E va detto che questa zona si sta spegnendo. Le strade sono meno frequentate di una volta e le condizioni in cui si trova il Teatro Nuovo da anni non sono certo di aiuto». I titolari di «Petronio» non parlano di chiusura imminente, come nel caso dei loro vicini. Lasciano però intendere che valutazioni sul futuro dell’attività sono in corso. Un fatto è certo: il centro commerciale della città si va restringendo e impoverendo. L’uscita di scena in pochi mesi di un numero così alto di negozi di qualità nelle vie Petrarca e Sant’Orsola è lì a dimostrarlo.

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