Arrestati 12 capi ultrà della Juventus
Estorsioni e violenze: controlli a Mapello

Blitz della Polizia nella curva della Juventus: in corso decine di perquisizioni in diverse città italiane tra cui Bergamo.

Blitz della Polizia nella curva della Juventus: i capi e i principali referenti dei gruppi ultrà bianconeri sono stati arrestati nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Torino, che ha portato all’emissione da parte del gip di 12 misure cautelari. Le accuse nei confronti degli ultras sono, a vario titolo, associazione a delinquere, estorsione aggravata, autoriciclaggio e violenza privata. In corso anche decine di perquisizioni in diverse città italiane tra cui Bergamo.

In Bergamasca è indagato un cittadino slovacco del ‘75 che fa parte dei «Drughi». Veniva dalla Slovacchia per assistere alle partite dei bianco neri e si appoggiava ad amico di Mapello. Nella mattinata di lunedì 16 settembre è stata perquisita l’abitazione di Mapello dalla Digos di Bergamo. Contestati in particolare alcuni episodi di violenza privata e resistenza durante la stagione sportiva 2018-2019.

L’indagine, condotta dalla Digos e dal gruppo criminalità organizzata della procura, coinvolge tutti i principali gruppi del tifo organizzato: «Drughi», «Tradizione-Antichi valori», «Viking», «Nucleo 1985» e «Quelli... di via Filadelfia». Oltre ai leader delle varie sigle, risultano coinvolti nell’inchiesta anche un’altra quarantina di soggetti, tutti iscritti nel registro degli indagati: si tratta dei referenti dei gruppi nelle varie città italiane e dei rappresentanti di un altra sigla, il «Nab» (Nucleo armato bianconero). Le perquisizioni, coordinate dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, sono in corso in collaborazione con la Digos, non solo in diverse città del Piemonte - Alessandria, Asti, Biella - ma anche a Como, Savona, Milano, Genova, Pescara, La Spezia, L’Aquila, Firenze, Mantova, Monza e Bergamo nei riguardi di 37 fra i principali referenti dei gruppi ultrà.

I leader della curva della Juventus avrebbero messo in piedi una «capillare strategia criminale» per ricattare la società bianconera dopo che la Juve aveva deciso di interrompere una serie di privilegi concessi ai gruppi ultrà. È quanto emerge dall’inchiesta della Polizia che ha portato all’arresto dei principali referenti dei gruppi del tifo organizzato bianconero. L’indagine è durata oltre un anno ed è partita da una denuncia della stessa società bianconera.

Alle 11.30 di lunedì 16 settembre è in programma una conferenza stampa in procura a Torino nel corso della quale verranno illustrati i dettagli dell’indagine che ha portato agli arresti di questa mattina.

© RIPRODUZIONE RISERVATA