«Basta genitori ultrà sulle tribune»
Ecco la carta dei doveri delle società

«Non ascoltare il tuo mister, mettiti a destra invece che a sinistra!»: non è il vice allenatore a parlare, ma uno dei padri dei numerosi ragazzini che sui campi di basket, pallavolo, calcio e tanti altri sport giocano e si divertono.

Solo in teoria però, perché da recenti studi è emerso che entro i 14 anni la maggior parte degli sportivi abbandona l’attività per le pressioni esercitate dai loro primi tifosi, i genitori. Sentendosi giudicati e appesantiti da aspettative più grandi dei loro 13 anni, i giovani non praticano più sport e il Panathlon di Bergamo, che si propone di difendere e divulgare i valori dello sport, ha promulgato la Carta dei doveri del genitore nello sport, firmata ieri mattina nella sala Galmozzi. Ventisei le società e associazioni sportive tra atletica, ciclismo, basket, pallavolo e calcio che hanno sottoscritto la carta: dall’Excelsior all’AlbinoLeffe e l’Atalanta, con il responsabile del settore giovanile del club seriano Paolo Zirafa e il coordinatore dell’attività agonistica del settore giovanile nerazzurro Giancarlo Finardi. Dieci punti, che non devono restare solo affermazioni su carta. L’intero decalogo su L’Eco di Bergamo in edicola.

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