Bergamasca a Parigi con la nipote
«Città blindata, un silenzio irreale» - Video

Eleonora Arizzi, di Lenna, è atterrata a Parigi con la nipote di 13 anni venerdì poche ore prima dell’attentato: «Stiamo bene e siamo al sicuro, ma la città si è fermata». Ecco il suo racconto.

Eleonora Arizzi, 30 anni, di Lenna, è insegnante di Lettere alle scuole medie di San Giovanni Bianco e collabora come cronista con la nostra redazione. Venerdì è partita in aereo da Bergamo con la nipote Sabrina di 13 anni per trascorrere il fine settimana a Parigi: salvo imprevisti, dovrebbe tornare a Bergamo domenica sera. Il viaggio era un regalo di Eleonora alla nipote per la Cresima.

«La tensione è altissima – racconta Eleonora al telefono–: questa mattina siamo uscite dall’albergo (terminata l’emergenza di venerdì sera, sabato la polizia non ha imposto ai turisti nessun obbligo di rimanere all’interno della struttura, ndr) e abbiamo trovato una città praticamente ferma: per le strade la polizia è ovunque, c’è un silenzio irreale anche nella zona della Tour Eiffel, dove siamo arrivate in autobus perché la metropolitana è chiusa».

Venerdì sera, mentre gli attentatori agivano, Eleonora e Sabrina fortunatamente erano al sicuro: «Poco dopo il nostro arrivo a Parigi – racconta Eleonora – siamo state nei dintorni di Notre Dame, poi verso le 22 siamo rientrate nel nostro albergo, nella zona di Saint-Cloud: lungo il tragitto non abbiamo avuto nessun tipo di problema, né avuto sentore che stesse accadendo qualcosa, solo in hotel abbiamo saputo dell’attentato guardando la tv».

Dall’Italia tanti messaggi e telefonate di amici e familiari preoccupati: «Abbiamo rassicurato tutti. Da casa ovviamente ci hanno consigliato di rimanere in albergo, per evitare qualsiasi rischio, le notizie diffuse dai tg erano davvero allarmanti». Eleonora e Sabrina dovrebbero rientrare a Bergamo nella serata di domenica 15 novembre.

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