Bergamo, è morto Giuliano Mazzoleni
«Un riferimento per la Sinistra»

Aveva due passioni, Giuliano Mazzoleni, la politica e Città Alta. Per entrambe si è battuto, da giovanissimo e fino a pochi mesi fa. La Sinistra orobica ha perso uno dei suoi storici pensatori; Mazzoleni, 79 anni, è morto l’altra notte per l’aggravarsi di una malattia all’apparato respiratorio.

Si è spento all’Hospice di via Borgo Palazzo, dov’era ricoverato da qualche settimana. «Per decenni è stato uno dei punti di riferimento della cultura laica di Bergamo», lo ricorda così Paolo Crivelli, amico di una vita, con il quale per anni ha condiviso la militanza nel Partito socialista italiano.

Poco più che ventenne, Giuliano Mazzoleni si è avvicinato al settimanale Il Mondo di Mario Pannunzio, e in quella fase ha preso la tessera del Partito radicale. Negli anni ’60 e per quasi un trentennio è stato iscritto al Partito socialista italiano, fino alla sua dissoluzione; il Partito democratico ha rappresentato la sua ultima «casa».

Lontano da cariche istituzionali di richiamo e dai piani alti della politica nazionale, Mazzoleni è stato però un militante molto attivo. Di lui si ricorda un mandato da consigliere comunale a Stezzano, sul finire degli anni Settanta, ma soprattutto la sua dedizione per Città Alta, dove ha sempre vissuto e dove negli anni ’60 è stato tra i protagonisti dello storico Gruppo d’Impegno e, più di recente, dell’Associazione Bergamo Alta e Colli. Mazzoleni lascia la moglie Gabriella e il figlio Federico. Lunedì mattina alle 9.30 la cerimonia funebre laica alla sala del commiato al crematorio del cimitero.

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