Bergamo «generosa» per Amatrice
Trecento container per i terremotati

Il punto un anno dopo la tragedia in Centro Italia. La Caritas diocesana ha raccolto un milione di euro. Don Visconti: «Tanta generosità nonostante la crisi».

24 agosto 2016: la terra trema nella Valle del Tronto, tra Lazio e Marche. Una prima scossa di magnitudo 6.0 scuote l’area compresa tra i comuni di Accumoli (Rieti) e Arquata del Tronto (Ascoli Piceno). Sono 299 le vittime, 229 morti solo ad Amatrice, il Comune più colpito. Le scosse si ripetono a fine ottobre in Centro Italia, in particolare tra Umbria e Marche, tra i comuni della provincia di Macerata di Visso, Ussita e Castelsantangelo sul Nera. Il 30 ottobre un nuovo terremoto di magnitudo 6.5 con epicentro tra Norcia e Preci, in provincia di Perugia, causa nuove distruzioni: nessuna vittima, ma decine di migliaia di sfollati.

Alessandro Longa è l’operatore della Caritas diocesana di Bergamo che da gennaio (e fino a dicembre) segue i progetti di Caritas Lombardia, che – su proposta di Caritas Italia – si è gemellata con la diocesi di Rieti per operare nelle zone colpite dal sisma. Il ventiquattrenne di Casazza è ad Amatrice per realizzare interventi di sostegno alle popolazioni colpite. Con lui altre due operatrici Caritas: Mariarosa Bettiga, per la diocesi di Como, e Giulia Bonan, per quella di Milano. L’attività non è semplice: «Si tratta di un territorio molto complesso – spiega Alessandro –. Amatrice è costituita da 69 frazioni per un totale di 2.000 abitanti. Le comunità si sono spezzate, ricomposte altrove, mescolate. Nel post-emergenza ci è chiesto proprio di aiutare la ricostruzione della comunità». A luglio ad Amatrice sono stati consegnati i primi 120 moduli dei Sae (Soluzioni abitative in emergenza): ne sono previsti 572. Questo comporta un nuovo spostamento delle famiglie che ancora una volta devono «ricominciare da capo».

Il progetto «Drive home» prevede visite domiciliari per accompagnare le famiglie verso nuove soluzioni abitative. «L’intervento – sottolinea Longa – pone al centro della relazione la prossimità e l’ascolto di bisogni personali e comunitari in modo tale da individuare e progettare degli interventi che possano favorire l’adattamento e la ricostruzione del tessuto sociale». Obiettivo di «So-stare-con» è creare un Centro permanente di ascolto e di aggregazione ad Amatrice, cioè creare nuovi spazi specificatamente per l’ascolto e le attività di aggregazione con un’attenzione prevalente alle fasce più vulnerabili come anziani e bambini.

La Caritas Bergamo ha raccolto circa 1 milione di euro, di cui un terzo è già stato speso per 300 container e un pulmino che gira tra le frazioni con cuochi e cucina. «Le parrocchie – sottolinea don Claudio – hanno mostrato grande generosità. Anche in un momento di difficoltà economica le nostre comunità cristiane, ma anche i Comuni, e quello di Bergamo con la cena all’amatriciana, non dimenticano chi vive in situazioni di fragilità», sottolinea don Claudio.

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