Bergamo, giro di vite sui dehors
Dal comune in arrivo un decalogo

No della Commissione paesaggio al progetto del Caffè Colleoni sul Sentierone. L’assessore Valesini: «Vareremo un protocollo per i luoghi più sensibili»

Un parallelepipedo, di vetro, ma pur sempre un parallelepipedo nel mezzo della passeggiata bergamasca per eccellenza. Tanto è bastato alla Commissione paesaggio del Comune di Bergamo per dire «no» a un nuovo dehor chiuso sul Sentierone. Caffè Colleoni, che più in centro non si può. È proprio a causa della posizione delicata che dalla commissione è arrivato il «parere negativo», parola usata per addolcire la bocciatura.

Il progetto è stato presentato in piena estate perché l’obiettivo era essere pronti per i mesi invernali quando nell’attuale dehors, semplici e discreti tavolini all’aperto, non c’è nulla per ripararsi dal gelo. La scatola di vetro, come tante altre se ne vedono ai quattro angoli del centro, avrebbe creato un luogo perfetto per colazioni e pranzi. Niente da fare, almeno per ora. I disegni, come da protocollo, sono stati inviati alla Sovrintendenza chiamata a dare il parere definitivo. Difficile però che si riesca a ribaltare il risultato.

Nuove precise linee guida per indicare una direzione ai commercianti e ai progettisti dei dehors le annuncia l’assessore Francesco Valesini: «Ci metteremo al tavolo con la Sovrintendenza per studiare un protocollo dedicato ai luoghi più sensibili della città: piazza Vecchia, Sentierone, piazza Pontida e tanti altri. Vogliamo definire criteri validi per tutti senza dover sempre valutare caso per caso».

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