Bergamo nel nuovo governo Conte
Misiani viceministro per l’Economia

Antonio Misiani per il Pd e Laura Castelli per il M5s saranno i viceministri all’Economia, Stefano Buffagni (M5s) viceministro allo Sviluppo economico e Marina Sereni (Pd) e Emanuela Del Re (M5s) viceministri agli Esteri.

Sono questi, a quanto si apprende al termine del Cdm, i nomi dei viceministri nominati in Consiglio dei ministri. Gli altri viceministri sono il 5s Giancarlo Cancelleri alle Infrastrutture e il 5s Pierpaolo Sileri alla Salute, mentre la Dem Anna Ascani andrà all’Istruzione. All’Interno saranno viceministri Matteo Mauri (Pd) e Vito Crimi (M5s).

Bergamasco, classe 1968, laureato in Economia politica alla Bocconi, Antonio Misiani, appena nominato viceministro dell’Economia, ha sempre militato nei ranghi della sinistra, prima nei DS a livello locale, poi nell’Ulivo e nel Pd. Proveniente dal mondo della formazione professionale e della finanza è stato eletto deputato nel 2006, nel 2008 e nel 2013: da subito è entrato nella Commissione Bilancio. Nel 2018 viene invece eletto senatore nelle liste dem, entrando anche in questo caso nella Commissione Bilancio di Palazzo Madama, diventandone capogruppo del partito.

Ha collaborato con l’associazione Nens (Nuova economia, nuova società), fondata da Pier Luigi Bersani e Vincenzo Visco. Nel Pd è stato eletto tesoriere nazionale nel 2009 con la segreteria di Pier Luigi Bersani, riconfermato con la segreteria di Guglielmo Epifani fino al 2013.

«Complimenti ad Antonio Misiani, la sua nomina a viceministro al Ministero dell’Economia e delle Finanze è un risultato che arriva dopo anni di esperienza e di impegno - ha dichiarato Elena Carnevali dell’Ufficio di Presidenza del gruppo PD alla Camera -. Sarà un lavoro impegnativo, vista anche la drammatica situazione ereditata dal governo precedente, ma sono certa che sarà capace di portare il suo contributo decisivo per sviluppo, crescita ed equità sociale. L’esperienza e la competenza di Antonio Misiani saranno un ottimo viatico per le relazioni con gli enti territoriali. Buon lavoro».

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