Biciclette, c’è un boom di riparazioni
In attesa degli incentivi per l’acquisto

I rivenditori di biciclette hanno aperto da solo una settimana ed è già boom di clienti.

Per alcuni le riparazioni sono aumentate dal 20 al 40% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e gli stessi rivenditori confermano che anche l’interesse per l’acquisto di nuove bici c’è ma l’acquisto vero e proprio è congelato.

I criteri

La motivazione? In molti attendono di capire come funzionerà il nuovo bonus per bici e monopattini previsto dal Decreto Legge Rilancio, approvato dal governo il 13 maggio, che «consentirà ai cittadini di acquistare una bici, classica o a pedalata assistita, o un monopattino, ottenendo un contributo fino a 500 euro e al 60% del costo». Bonus che potrà essere richiesto dai «residenti maggiorenni nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di provincia o nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti». Il periodo di validità va dal 4 maggio fino al 31 dicembre 2020.

L’incentivo riguarda l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, ma anche «veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard, monopattini e monowheel ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale esclusi quelli mediante autovetture». E può essere richiesto per una sola volta. Ma non è ancora chiara l’erogazione.

L’ipotesi è quella di fornire a breve una piattaforma online cui accedano venditore e acquirente. Una volta caricato lo scontrino che attesta la spesa, dopo l’acquisto, il bonus verrebbe accreditato. In alternativa, il commerciante farà lo sconto direttamente all’acquirente per poi recuperare la differenza fornendo i documenti di vendita tramite la stessa piattaforma.

Le reazioni

«L’importante è che non debba essere anticipato da noi - interviene Giorgio Gamba, titolare di Cicli Gamba in via Mai - perché non abbiamo liquidità, visto che a marzo e aprile siamo stati fermi. Normalmente i mesi nei quali si lavorava di più. Noi abbiamo aperto prima con la deroga per le riparazioni e poi anche col permesso di vendere. Per le riparazioni, stiamo facendo un 20-30% in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Mentre l’interesse da parte dei clienti per acquistare c’è ma per ora sono in stand by perché attendono di capire come funzionano gli incentivi. Sarà comunque difficile recuperare i due mesi di stop».

Anche Luca Oliviero, titolare con Massimo Barbaglia di QBike di Borgo Palazzo, conferma che «le riparazioni sono aumentate del 30-40% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il paragone, però, è difficile: molti l’hanno portata a riparare ora perché non si poteva nei mesi di lockdown. Comunque stiamo lavorando molto. Per quanto riguarda le vendita, invece, siamo nello standard: la gente si interessa ma l’attesa di questo incentivo le frena. In questa settimana in molti sono venuti a chiederci informazioni».

Antonio Pesenti, di Cicli Pesenti in via Fantoni, spiega che «sta andando bene: tante riparazioni e qualche vendita. Considerando il periodo difficile non ci aspettavamo una ripresa così veloce. Da quando abbiamo aperto, in tanti sono venuti per informarsi sull’incentivo ma anche noi non sappiamo cosa rispondere. Un bonus che vediamo in modo favorevole, sperando che sia di semplice applicazione».

«Il movimento c’è: come riparazioni ne stiamo facendo qualcuna in più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso - conferma Roberto Bresciani, di Cicli Bonfanti in via Moroni -. C’è tanta richiesta di bici nuove ma le vendite si sono un po’ bloccate in attesa del bonus».

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