BiGi, niente più numero verde
E l’utente del bike-sharing resta a piedi

Federconsumatori sottolinea la mancanza di una risposta immediata ai disagi degli utenti del comune di Bergamo. «Un indirizzo mail non è sufficiente».

Ecco il comunicato scritto da Federconsumatori Bergamo per segnalare un disservizio sul bike sharing cittadino che si ripete frequentemente ormai da qualche mese: «È una contraddizione che si verifica nel Comune di Bergamo a proposito di «mobilità intelligente». Sempre che per “intelligente” si intenda anche l’incentivazione all’utilizzo di mezzi non inquinanti, dei quali la bicicletta dovrebbe essere la prima espressione. Il problema è che Atb ha disattivato il numero verde 88.181310 che per anni aveva garantito assistenza ai ciclisti e che per colpa di guasti al sistema di rilevamento delle schede utilizzate per “sganciare” le Biciclette dalle colonnine, si trovavano impossibilitati a fruire del servizio. Ora, in caso di non funzionamento della scheda, l’utente deve scrivere una mail a [email protected], indicare il numero della scheda, il proprio nome e cognome e dove ha reso la bicicletta l’ultima volta che l’ha usata. Nel frattempo il Cittadino diligente e “intelligente” resta a piedi. Indipendentemente dai propri impegni.
Problemi da risolvere:
1)Per scrivere una mail nel momento di necessità (ovviamente per strada) si deve essere in possesso di telefonini abilitati a farlo.. e non tutti lo sono.
2)Una volta scritta la mail non si sa in quanto tempo sarà gestita da ATB
3)Il disservizio si ripete frequentemente.

Federconsumatori chiede all’Assessore alla Mobilità un intervento presso ATB perché siano superate le difficoltà dovute al malfunzionamento delle colonnine e il ripristino del numero verde per risolvere le criticità in tempo reale».

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