Bonus 80 euro, quanti lo ricevono?
Analisi e mappa dei Comuni bergamaschi

Tutto sul bonus Irpef, gli ormai famosi «80 euro», in provincia di Bergamo. Ecco un’analisi approfondita con la distribuzione tra tutti i Comuni orobici e italiani.

La platea s’è allargata, il denaro s’è fatto più abbondante. Il bonus Irpef è ora un «tesoretto» da 200 milioni di euro disseminato nelle tasche di 240 mila bergamaschi, in crescita rispetto al primo anno di rodaggio vero. I dati del ministero dell’Economia, diffusi insieme al rendiconto delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2017 (e dunque relativi all’anno d’imposta 2016), fotografano comune per comune la terra orobica, censendo le destinazioni dell’«aiuto» – introdotto durante il 2014 – destinato in busta paga generalmente ai lavatori dipendenti con redditi superiori agli 8 mila euro annui e inferiori grosso modo ai 25 mila.

Nell’ultimo «report» del «Mef», la parte del leone la fa ovviamente il capoluogo, con 21.551 beneficiari e un totale di 17 milioni e 604 mila euro distribuiti. La seconda piazza della classifica se la giocano Seriate e Treviglio, vicinissime: nella città dell’hinterland, nel 2016 hanno beneficiato del bonus 5.951 contribuenti con un totale di 4,934 milioni di euro; nel «capoluogo» della Bassa sono invece arrivati 4,875 milioni ripartiti tra 6.029 cittadini.

La top-five dei «contributi» più consistenti è completata da Dalmine (4,227 milioni di euro, 5.071 beneficiari) e Romano di Lombardia (3,678 milioni per 4.925 cittadini); nei primi dieci posti rientrano poi anche Albino (3,331 milioni, 3.949 beneficiari), Caravaggio (2,761 milioni, 3.371 beneficiari), Stezzano (2,547 milioni, 3.019 beneficiari), Alzano Lombardo (2,433 milioni, 2.903 beneficiari) e Osio Sotto (2,402 milioni, 2.904 beneficiari).

In coda, ovviamente, ci sono i paesi più piccoli e dunque le valli: nel 2016 a Blello hanno goduto del bonus solo dieci persone (ne hanno ricavato, complessivamente, 7.129 euro), a Piazzolo in 18 (14.671 euro), a Brumano in 19 (16.580 euro), a Cassiglio in 21 (18.016), a Mezzoldo in 23 (18.953). Il totale, per gli amanti della precisione, è appunto di 239.962 bergamaschi che hanno ricevuto ilbonus, per un ammontare complessivo di 199 milioni e 205 mila euro: in media, ciascuno ha avuto un beneficio di 830 euro.

MAPPA E CLASSIFICA DELLA BERGAMASCA - Ecco la mappa della provincia di Bergamo con la percentuale dei contribuenti che ha ottenuto il bonus Irpef.

LA MAPPA DI TUTTI I COMUNI ITALIANI - Dal locale al nazionale, con riferimento all’anno d’imposta 2016 il Comune di Bergamo s’è piazzato al 36° posto della classifica italiana (e al terzo in Lombardia, preceduto dal capoluogo lombardo e poi da Brescia)sia per numero di contribuenti beneficiari che per la quantificazione economica del bonus erogato ai cittadini lì residenti: prima città d’Italia era Roma (472.424 beneficiari e oltre 386 milioni di euro redistribuiti), seguita poi da Milano (228.720 i cittadini col bonus, che hanno ricevuto complessivamente 182 milioni e 682 mila euro). Di contro, Blello era invece alla posizione numero 7.953: solo in altri ventuno comuni sparsi per lo Stivale la «pioggia» del bonus s’è rivelata economicamente più contenuta.

In questa infografica interattiva la mappa della distribuzione del reddito Irpef in tutti i Comuni italiani.

L’IMPATTO ELETTORALE - Quale è stato l’impatto elettorale degli 80 euro? Per scoprirlo vi proponiamo questa analisi fatta da Riccardo Saporiti per InfoData del «Sole24Ore».

Sulla mappa si incrociano tre valori per ciascuno dei due elementi presi in considerazione:L tutti i numeri del bonus e la percentuale dei voti ottenuti dal Pd alle ultime elezioni politiche. La zona in cui esiste una correlazione positiva tra il bonus degli 80 euro e il voto al Pd è quella dipinta di nero.

I comuni in cui il colore tende all’azzurro scuro sono quelli nei quali il meccanismo, mai che ci fosse, non ha funzionato. Quelli cioè nei quali la percentuale di coloro che hanno ottenuto gli 80 euro è stata più alta che a livello nazionale. Ma questo provvedimento non è stato considerato sufficiente per dare fiducia al Partito democratico, che del governo uscente è stato il principale azionista. Al contrario, le zone in giallo sono quelle nelle quali la fiducia al Pd è stata incondizionata. Nel senso che l’ormai ex partito di Renzi ha ottenuto risultati superiori alla media.

LA RESTITUZIONE - Per molti, come i 240 mila bergamaschi che ne hanno beneficiato, quel bonus è una salutare boccata d’ossigeno. Ma c’è anche chi, quegli ottanta euro, li vede come una beffa: sbuffa chi, alla fine dell’anno, deve restituirli. E passi per quelli che non lo «meritavano» perché hanno un reddito più alto del limite, cioè oltre i 26.600 euro annui; ma se in qualche mese del 2018 lo percepirà anche chi alla fine dell’anno accumulerà un reddito complessivo inferiore agli 8 mila euro, questi lo dovrà poi restituire (anche perché fino a 8.124 annui, in realtà, si applica la «no tax area»).

La platea di chi può godere del bonus è però ampia: ci sono i lavoratori dipendenti e gli «assimilati» a questa categoria, perché il beneficio lo potranno avere anche i soci lavoratori delle cooperative, i disoccupati che percepiscono l’indennità di disoccupazione, i lavoratori in mobilità e cassa integrazione, i titolari di borse di studio e assegni di formazione professionale, i collaboratori coordinati e continuativi e quelli a progetto, i lavoratori impiegati in lavori socialmente utili, le colf e le badanti (queste ultime lo incassano però l’anno successivo, attraverso il 730 e l’Unico).

Per metterselo in tasca, o meglio in busta paga, non si deve fare un granché: è riconosciuto automaticamente dal datore di lavoro (o dall’ente previdenziale per chi è in mobilità o in disoccupazione) in base ai valori reddituali di cui è a conoscenza; occhio, però, se ad esempio si hanno «rendite» da locazioni con cedolare secca, perché contribuiscono alla formazione del reddito complessivo, dunque alla possibilità di andare oltre il tetto massimo. Da quest’anno, il «bonus Renzi» è esteso anche ai lavoratori delle forze dell’ordine, dai carabinieri ai poliziotti.

E se ci si accorge di aver superato, strada facendo, i requisiti reddituali? Sul sito dell’Inps è possibile svolgere on line la pratica. Del bonus, nel 2016 (ultimo anno disponibile, attraverso le dichiarazioni del 2017) hanno beneficiato 11,5 milioni di persone.

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