Bossetti, ultimo atto in Cassazione
Tutte le mosse dei legali - Infografica

Dai legali un ricorso di 610 pagine contro la condanna all’ergastolo.
Ventitrè contestazioni, la maggior parte sul Dna. E la difesa: «Analogie con il caso Meredith, va assolto».

La speranza di veder ribaltato un duplice verdetto di colpevolezza, per Massimo Bossetti, passa attraverso seicentodieci pagine di ricorso e 23 motivi di impugnazione, vergati dai suoi legali Claudio Salvagni e Paolo Camporini. Per il muratore di Mapello, 48 anni, condannato all’ergastolo in primo e secondo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio, si prepara l’ultimo atto giudiziario: l’udienza in Corte di Cassazione, Prima Sezione Penale, venerdì alle 10.

In carcere da quattro anni e quattro mesi, Bossetti non sarà in aula (non è prevista la presenza dell’imputato). Quello in Cassazione è un giudizio di legittimità: i giudici saranno chiamati cioè ad esprimersi «in diritto» e non «in fatto», verificando il rispetto delle norme nei gradi di giudizio precedenti. L’accusa in aula sarà retta dal sostituto procuratore generale Mariella De Masillis. L’imputato sarà giudicato da un collegio di cinque magistrati presieduto dal giudice Adriano Iasillo.

Tre i casi: gli ermellini potrebbero confermare la sentenza di condanna, oppure annullarla, con rinvio ad altra Corte d’appello per un nuovo processo, o senza rinvio.

Gli avvocati Salvagni e Camporini avranno l’arduo compito di ribaltare i precedenti giudizi contro Bossetti, in particolare alla voce Dna.

In questa infografica interattiva vi mostriamo la contrapposizione tra sentenza di appello e i rilievi della difesa. Per ogni tema si possono consultare le due posizioni contrapposte.

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