Campo base degli alpini alla Fara
Attività e due sere di cena conviviale

Gli alpini preferiscono alle parole i fatti: lavorano in silenzio e marciano serrati, zaino in spalla. Quando però c’è una ricorrenza importante amano festeggiare alla grande coinvolgendo gli amici.

Non stupisce quindi che la sezione Ana di Bergamo, in vista delle celebrazioni di settembre per il suo 95° anniversario di fondazione, stia già organizzando eventi «in avvicinamento» all’adunata sezionale.

Contrariamente a quanto accade con il proprio compleanno, le penne nere orobiche non si aspettano regali, ma si sono preparati per donare una «tre giorni» speciale alla città. Giovedì scorso infatti è stato allestito sul prato della Fara il campo base della Protezione civile Ana che servirà a sostenere l’attività di 300 volontari operativi nella giornata di sabato 30 aprile.

«Gli alpini - spiega il presidente sezionale Carlo Macalli - amano la loro città, così abbiamo pensato di realizzare un’edizione speciale di «Fiumi sicuri» dedicata all’area urbana e ai dintorni con 11 cantieri sui torrenti Morla, Quisa e Tremana attivi in una zona ampia che comprende la città, coinvolgendo anche Azzano San Paolo e Ponte San Pietro. È la prima volta che l’operazione si svolge nell’area urbana, per noi è importante lasciare un segno tangibile del nostro impegno, dopo che da anni si interviene in provincia».

I cantieri sono dislocati al Monterosso, sulla greenway in Valverde, a Campagnola nella zona della chiesa e dell’asilo, nel Parco dei Colli a Valmarina e zona Gres, a Sombreno, a Ponte San Pietro nella zona del tiro a segno e via Dalmasone, ad Azzano lungo via Zanica. Gli interventi prevedono la pulizia dell’alveo del fiume, l’asportazione di arbusti dalle sponde con il ripristino di una situazione che scongiuri il rischio di uscita dei corsi d’acqua.

Negli obiettivi della sezione che ha allestito la propria cittadella della Protezione civile nel cuore della città, c’è anche quello di far conoscere la propria attività ai cittadini, soprattutto ai più giovani: «Per questo - continua Macalli - il campo base è aperto al pubblico e visitabile nelle giornate di sabato e domenica. Ormai da tempo stiamo puntando ad incontrare i giovani per avvicinarli al mondo della montagna e della protezione civile. Crediamo che come cittadini di domani debbano sentire un dovere prendersi cura dell’ambiente. Numerose sono le nostre proposte di campi scuola, percorsi realizzati in collaborazione con le truppe alpine, interventi nelle scuole dedicate al Tricolore».

Il campo è aperto dalle 9 alle 11,30 e dalle 15 alle 18 con visite guidate durante le quali si può assistere a esercitazioni dimostrative delle diverse specialità presenti. Si spazia dall’antincendio boschivo alle unità cinofile del gruppo Argo, dagli alpinisti in grado di intervenire nelle situazioni estreme al settore trasmissioni, supporto fondamentale in ogni operazione. Per i ragazzi c’è la possibilità di sperimentare con l’assistenza del gruppo rocciatori anche la parete di arrampicata o lanciarsi con la teleferica allestita dagli scalatori. Cosa che hanno fatto i ragazzi e le ragazze che nella giornata di ieri sono stati accompagnati al campo per conoscere la realtà della Protezione civile, per cominciare a riflettere sui concetti di rischio, emergenza e prevenzione. Molti cittadini si sono avvicinati incuriositi al Campo in cui sono esposti gli strumenti, i mezzi, i veicoli utilizzati nelle situazioni più diverse. Per chi voglia vivere anche l’esperienza conviviale con le penne nere nella serata di sabato e domenica si potrà accedere alla «mensa alpina» fino alle 21, ora dopo la quale ci si potrà sfamare solo con panini.

Laura Arnoldi

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