Sede Pd, cappio e scritte intimidatorie
«Atti meschini, non ci intimoriscono»

Nella notte tra mercoledì 3 e giovedì 4 luglio ignoti hanno appeso un cappio e uno striscione sulla sede provinciale del Pd di Bergamo, con la scritta: «Bibbiano: ad uno ad uno abbiamo i vostri nomi, siete avvisati non saremo certo buoni».

«I nostri nomi li conoscono tutti come è logico che sia - commenta Davide Casati, segretario provinciale del Pd - , dal momento che siamo amministratori pubblici. Non solo: la Federazione Pd è aperta tutti i giorni, quindi invitiamo gli autori dello striscione a venire da noi durante il giorno, e usare le ore notturne per riposare. E chissà che un buon sonno non serva anche a restituire un po di buon senso: i fatti di Bibbiano sono al momento oggetto di inchiesta. E in uno stato di diritto, si rispetta il lavoro dei magistrati e si attendono le loro conclusioni. La viltà dei giustizieri della notte che appendono striscioni che vorrebbero essere intimidatori è superflua e francamente, anche un po’ patetica».

«Le scritte oltraggiose e intimidatori apparse con un cappio questa notte davanti alla nostra sede provinciale sono purtroppo l’ultimo atto meschino di una campagna pericolosa che da tempo viene alimentata contro le donne e gli uomini del Partito Democratico - dichiarano i parlamentari bergamaschi del Pd Elena Carnevali, Maurizio Martina e Antonio Misiani -. Nessuno di noi si farà certo intimidire da questi violenti. Al contrario di quello che pensano, continueremo invece con ancora più forza, passione e serietà a lavorare per tutto il nostro territorio e per la comunità bergamasca sapendo che gli autori di questa ennesima provocazione hanno già perso».

Interviene anche la lista Gori: «Minacce intollerabili quelle apparse davanti alla sede del Partito Democratico di Bergamo: la Lista Gori esprime solidarietà agli amici del Pd. Insieme costruiamo un futuro di pace, democrazia e libertà in una città che non darà mai spazio alla violenza».

«Chi usa la violenza non ha idee e dimostra tutta la sua meschinità. Perché insultare e minacciare sono solo forme di violenza che nulla hanno a che vedere con la politica. Nell’esprime la nostra solidarietà agli amici democratici di Bergamo, in particolare a Elena Carnevali e Maurizio Martina, ribadiamo la ferma condanna di qualsiasi atto intimidatorio e assicuriamo a tutti i cittadini bergamaschi che continueremo a garantire la nostra presenza sul territorio, in difesa della possibilità di esprimere le nostre idee e del confronto dialettico, nel rispetto anche di chi la pensa diversamente da noi» ha aggiunto Fabio Pizzul, capogruppo del Pd in Consiglio regionale della Lombardia.

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