Chiesa venduta agli islamici
«Pronti i documenti per l’atto»

Procede, passando attraverso i dovuti passaggi tecnici, la cessione della chiesa degli ex Riuniti, oggetto di asta pubblica bandita dall’Asst Papa Giovanni XXIII e «vinta» appunto dall’Associazione musulmani di Bergamo.

Quest’ultima aveva presentato la busta con l’offerta più «pesante», una proposta di 453 mila euro (+8% rispetto alla base d’asta), scalzando gli altri due soggetti partecipanti. In particolare «soffiando» l’immobile alla comunità ortodossa romena che dal 2015 ha in uso la chiesa e che all’asta era arrivata seconda presentando un rialzo del 6%. Come fa sapere l’ospedale: «Dopo aver ricevuto la documentazione richiesta all’associazione, come previsto dall’iter, abbiamo inviato il tutto al notaio. In questa fase si occuperà delle verifiche necessarie al perfezionamento della procedura».

Ora, dunque, spetta al notaio Nicoletta Morelli che da anni segue l’ospedale – figura tecnica e istituzionale - il compito di analizzare le carte e, qualora lo ritenesse necessario, chiedere ulteriori documenti. A conclusione di questa istruttoria, resteranno, altri 90 giorni per arrivare, dall’aggiudicazione definitiva all’effettivo atto di compravendita. Un lasso in cui gli aventi diritto potranno esercitare il diritto di prelazione. Tra questi il Pirellone che, attraverso il governatore Attilio Fontana, fin dalla polemica scoppiata nei giorni immediatamente successivi all’apertura delle buste, aveva preannunciato di voler esercitare questa opzione. «È un simbolo della cristianità della chiesa che fu dei frati Cappuccini e che sarà salvaguardato» aveva dichiarato.

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