Chiesti 18 anni per l’imam di Zingonia
«Capo spirituale» di una strage in Pakistan

La richiesta del pm per Zulkifal, che è ritenuto il «capo spirituale» della strage al mercato di Peshawar. Il pakistano è per ora libero e vive in piazza Affari, ma non si vede mai in giro. Il legale: «Chiederemo l’assoluzione».

Diciotto anni di reclusione in quanto «capo spirituale» della strage al mercato di Peshawar, nel 2009 in Pakistan, dove morirono in un’attentato 137 persone. È la richiesta formulata lunedì 11 febbraio dal pm della Direzione distrettuale antimafia di Cagliari Danilo Tronci nei confronti di Hafiz Muhammad Zulkifal, l’ex imam di Zingonia, 45 anni, pakistano, arrestato all’alba del 24 aprile 2015 nella sua casa di Pognano e rimesso in libertà a metà dicembre dell’anno scorso per decorrenza dei termini e tornato per questo a vivere a Verdellino, precisamente in piazza Affari, dove è sottoposto al regime dell’obbligo di dimora.

La sentenza del processo in primo grado che lo vede imputato con altri 10 pakistani per terrorismo internazionale in Corte d’Assise a Sassari è prevista per il 15 marzo prossimo.

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