Come sono i panettoni del supermercato?
Il Fatto Alimentare: ecco chi li produce

«Il panettone è uno dei migliori prodotti della pasticceria industriale. I prezzi incredibilmente bassi (da 2,70-3,80 €/kg per i dolci firmati dai supermercati e di 3,50-4,00 €/kg per quelli delle grandi marche venduti in offerta), non devono trarre in inganno». Parole de Il Fatto Alimentare che ci dice con una ricerca chi produce i dolci che troviamo sugli scaffali del supermercato.

«Nei punti vendita è normale trovare panettoni a prezzi variabili da 2,70 ai 14,00 €/kg. Giustificare questi prezzi a volte è difficile perché la qualità del dolce natalizio, pur essendo definita in un disciplinare preciso, dipende dalla materia prima e dal metodo di lavorazione. Le variabili importanti sono i tempi di lievitazione, la quantità e qualità di burro, le uova fresche, e poi il tipo e la quantità di canditi e uvetta» spiegano da Il Fatto Alimentare.

«Entrando al supermercato saltano all’occhio diverse categorie di panettoni. Il top di gamma presente dappertutto è il dolce firmato Tre Marie, che in genere non subisce deprezzamenti e viene venduto da 12 a 14 €/kg. Seguono le grandi marche come Maina, Balocco, Bauli e Paluani proposti a un prezzo variabile da 5 a 7 €/kg . Si tratta di marchi ben noti ai consumatori e per questo motivo si trovano spesso in offerta a rotazione a prezzi dimezzati o quasi. Infine, ci sono i prodotti delle insegne, come Coop, Carrefour, Esselunga e Unes, che propongono i loro panettoni a prezzi ancora più bassi (2,70 – 4,00 €/kg). Si tratta di listini che in genere tendono progressivamente a scendere in prossimità del Natale».

Leggendo bene le etichette si scopre che i panettoni venduti con il marchio del supermercato (o con un nome di fantasia) sono prodotti dalle grandi aziende dolciarie. Ad esempio, Maina produce i panettoni Coop, e anchequelli di Esselunga e di Unes (questi ultimi venduti con il marchio Il Viaggiator Goloso). Balocco prepara i panettoni di Carrefour, mentre Paluani li fornisce a Conad (vedi tabella sotto). L’indicazione del produttore però non viene riportata in modo chiaro in etichetta, anche se diversi supermercati lo scrivono sul sito e a noi lo hanno comunicato senza problemi» scrivono sempre sul sito www.ilfattoalimentare.it.

«Per individuare le differenze fra il panettone venduto, ad esempio, da Maina con il proprio marchio e quello preparato per Coop, Esselunga o per la linea Il Viaggiator Goloso non è sufficiente confrontare la lista degli ingredienti, perché farina, burro e uova possono variare per quantità, qualità e origine. Le differenze potrebbero riguardare anche il processo produttivo, e queste informazioni non emergono dall’etichetta e non vengono chiarite dalle grandi aziende che preferiscono non rivelare i particolari dei capitolati siglati con le catene. Premesso che solo la prova d’assaggio permette di dare un giudizio complessivo, siamo abbastanza convinti che i panettoni firmati Bauli, Maina Balocco o Paluani non possono essere molto diversi da quelli preparati per le catene di supermercati. Questo perché le linee di produzione sono standardizzate, il processo di lavorazione risulta lungo, e in queste condizioni è davvero difficile fare cambiamenti significativi su ingredienti e tempi di lievitazione» si legge sul sito web.

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