Covid, i dati del monitoraggio: Rt sotto l’1
«Ma restano ancora dei focolai attivi»

Il risultato del monitoraggio del ministero della Salute-Iss sugli indicatori per la Fase 2 tra il 25 e il 31 maggio. Lombardia in coda: ancora Rt a 0,91 in crescita rispetto all’ultimo monitoraggio.

«Si rileva un forte miglioramento della qualità e dettaglio dei dati inviati dalle Regioni al ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità e discussi nella Cabina di Regia». Così il nuovo rapporto sul monitoraggio Covid-19 ministero Salute-Iss di sabato 6 giugno in cui si sottolinea che «complessivamente il quadro generale della trasmissione e dell’impatto dell’infezione da SARS-CoV2 in Italia è favorevole con una generale diminuzione nel numero di casi ed una assenza di segnali di sovraccarico dei servizi assistenziali».

La stima dell’indice di trasmissibilità (Rt) per data inizio sintomi nel periodo dal 12 al 25 maggio, calcolato al 3 giugno, si legge nel monitoraggio «mostra valori medi al di sotto di 1 in tutte le Regioni. Per quanto riguarda la stima dell’Rt, si sottolinea che quando il numero di casi è molto piccolo possono verificarsi temporanee oscillazioni con Rt>1 a causa di piccoli focolai locali, senza che questo rappresenti necessariamente un elemento preoccupante». Si sottolinea inoltre che, per i tempi tra esposizione al patogeno e lo sviluppo di sintomi e tra questi e la diagnosi e successiva notifica, verosimilmente molti dei casi notificati in questa settimana hanno contratto l’infezione 2-3 settimane prima, ovvero durante la prima fase di riapertura, tra il 4 e il 18 maggio 2020.

«La situazione relativa prevalentemente alla prima fase di transizione, è complessivamente positiva», si legge ancora nel rapporto del monitoraggio ministero Salute-Iss per la settimana tra il 25 e il 31 maggio. Quindi la raccomandazione: «È necessario mantenere elevata la resilienza dei servizi territoriali per continuare a favorire la consapevolezza e la compliance della popolazione, realizzare la ricerca attiva ed accertamento diagnostico di potenziali casi, l’isolamento dei casi confermati, la quarantena dei loro contatti stretti». «Queste azioni - rileva il rapporto - sono fondamentali per controllare la trasmissione ed eventualmente identificare rapidamente e fronteggiare recrudescenze epidemiche».

«La situazione in Italia continua a migliorare, diminuisce il numero di nuovi casi e dappertutto l’Rt è al di sotto di 1. Naturalmente restano alcune differenze a livello regionale ma la capacità di risposta è globalmente migliorata» conferma in un messaggio video il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza, in merito ai nuovi dati dell’ultimo monitoraggio su Covid-19. Rezza sottolinea quindi che «ci sono alcuni focolai presenti, che sono però piuttosto piccoli e ci dicono però che bisogna mantenere alta la guardia e le misure di distanziamento sociale».

I dati regionali

Sono tutte con l’indice Rt sotto l’1 le regioni italiane monitorate dal ministero della Salute e dall’Istituto Superiore di Sanità. Il periodo di riferimento riguarda i casi con data prelievo/diagnosi settimana del 25-31 maggio confrontati con la settimana del 18-25 maggio. In testa con zero contagi resta la Basilicata mentre in coda c’è la Lombardia con un Rt a 0,91 contro lo 0,75 della settimana precedente, mentre la Campania, che la settimana scorsa era ancora in fase di monitoraggio, ora riporta un indice allo 0,58 Ecco le Regioni italiane ed il relativo indice di contagio: SETTIMANA 18-24/05 SETTIMANA 25-31/05 Abruzzo, 0,67 0,76 Basilicata 0 0 Calabria 0,13 0,37 Campania in fase di definizione 0,58 Emilia Romagna 0,55 0,58 Friuli Venezia Giulia 0,9 0,76 Lazio 0,74 0,75 Liguria 0,58 0,48 Lombardia 0,75 0,91 Marche 0,55 0,86 Molise 2,2 0,59 Provincia Autonoma di Bolzano 0,57 0,86 Provincia autonoma di Trento 0,88 0,86 Piemonte 0,5 0,58 Puglia 0,62 0,78 Sardegna 0,51 0,14 Sicilia 0,75 0,55 Toscana 0,59 0,72 Umbria 0,94 0,65 Valle d’Aosta 0,8 0,47 Veneto 0,65 0,61.

© RIPRODUZIONE RISERVATA