Dalla siccità alla bomba d’acqua
«Bergamo più colpita, ecco perché»

Dalla siccità alla «bomba d’acqua», dal caldo arido al maglione leggero. Bergamo s’è svegliata in un settembre che pareva inimmaginabile, considerato l’agosto boccheggiante e siccitoso. Invece è stato un sabato d’acqua a secchiate scese dal cielo, con tutti i disagi connessi.

Un fenomeno a cui la città si sta purtroppo abituando: «Nel territorio lombardo, in confronto alle altre aree, Bergamo è una città più soggetta a questo tipo di fenomeni, nubifragi molto forti dalla durata relativamente contenuta, per una questione geografica di posizionamento rispetto all’orografia lombarda – spiega Andrea Colombo, meteorologo di 3BMeteo –. Ogni estate questo tipo di nubifragi si presenta in diverse occasioni, scaricando ogni volta 80-100 millimetri di pioggia nell’arco di un’ora o un’ora e mezza. Con tutto il corredo di disagi». Che si sono verificati soprattutto lo scorso anno, uno dopo l’altro in più occasioni: «Quest’estate è stata relativamente tranquilla, mentre quella del 2016 è stata invece maggiormente negativa, con sei, sette fenomeni di questo tipo – annota ancora Colombo –. Ma le statistiche per questo tipo di fenomeno sono difficili, perché manca una serie storica sufficientemente corposa».

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