Dehors, tutte le regole a Bergamo
Le zone individuate, gratis lo spazio

Spazi gratuiti sia per gli esercenti che richiedono la posa di strutture temporanee (ex-novo o ampliamenti), sia per quelli che già dispongono di plateatici permanent. Fino a fine ottobre.

«Per rimediare alla forzata riduzione della capienza di tante attività,in particolare di quelle di ristorazione e somministrazione, siamo chiamati a ridefinire l’uso degli spazi pubblici:delle piazze,delle strade,dei parchi e degli spazi verdi,provando a combinare distanziamento fisico, salvaguardia delle relazioni sociali e sostenibilità economica di queste funzioni». Lo annuncia il Comune di Bergamo che ha previsto nuove occupazioni di suolo pubblico con un «ampliamento di carattere temporaneo dell’occupazione del suolo esistente o ex-novo sempre con carattere temporaneo» spiega Palazzo Frizzoni che propone anche «un’occupazione temporanea di piazze, aree versi, marciapiedi e aree pedonali, carreggiate stradali».

La domanda di occupazione suolo temporanea potrà essere inviata esclusivamente in via telematica. «Sarà necessario allegare la planimetria dell’intervento, in deroga alla normativa in materia di imposta di bollo, le immagini degli arredi che si andranno a posare sul suolo pubblico e l’eventuale autorizzazione del gestore o del proprietario del negozio adiacente, se si intende utilizzare parte di suolo pubblico prospiciente un’altra attività» continua il Comune di Bergamo.

L’Amministrazione si impegna a procedere con l’istruttoria e l’autorizzazione nel tempo più breve possibile. Dopo l’installazione, saranno attivati monitoraggi e controlli da parte degli uffici competenti e dalla Polizia Locale.

Restano ferme e inderogabili tutte le disposizioni vigenti in ambito di sicurezza e l’incolumità pubblica, sia afferenti la sicurezza stradale sia l’ordine pubblico, oltre che le norme per il normale svolgimento della raccolta differenziata.

Un servizio che sarà gratuito: sia per gli esercenti che richiedono la posa di strutture temporanee (ex-novo o ampliamenti), sia per quelli che già dispongono di plateatici permanenti. La sospensione riguarda il periodo che va dalla chiusura delle attività di somministrazione fino al prossimo 31 ottobre.

Importanti le disposizioni previste: «I tavoli e le sedie possano essere collocati anche in corrispondenza della facciata di altre attività, previo consenso scritto dei gestori o, nel caso lo spazio sia sfitto, dei proprietari.Per la collocazione di tavoli e sedie, sarà consentito l’utilizzo di aiuole, aree verdi o/e piazze poste nelle vicinanze dell’attività. Qualora l’occupazione riguardi spazi sul lato opposto dell’esercizio, tale occupazione sarà consentita compatibilmente al traffico che si sviluppa abitualmente in luogo».

Inoltre, «se le condizioni generali lo richiederanno, per garantire la sicurezza durante l’attraversamento della strada, dovranno essere realizzate tutte le opere necessarie a tal fine e in particolare, se verrà ritenuto necessario, eventuali attraversamento pedonali, secondo le indicazioni dei competenti uffici comunali e con oneri a carico del richiedente. I tavoli e le sedie potranno essere disposti anche in spazi dedicati a parcheggio, prevedendo idonea protezione verso la carreggiata su strade con traffico e condizioni compatibili con la sicurezza stradale. Nelle aree destinate a dehors deve essere prevista, qualora risulti compatibile, la presenza di verde con funzioni non perimetrali».

LE REGOLE
Al fine di rispettare il divieto di assembramenti in attesa, per i servizi di ristorazione all’aperto è sempre obbligatoria la prenotazione (che può essere eventualmente fatta anche «in presenza»). La prenotazione è obbligatoria anche per i bar per le consumazioni prolungate al tavolo tra le 12.00 e le 14,00 e dalle 18.00 alla chiusura.

Il gestore ha l’obbligo di conservare per 14 giorni nome cognome e numero di telefono dei soggetti che hanno prenotato.  

Il distanziamento fra i clienti deve essere pari ad almeno 1 metro. Per i clienti che si trovino seduti l’uno accanto all’altro a tavoli diversi il distanziamento dovrà essere di 1,5 metri. Tale distanza potrà essere ridotta a 1 metro solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.

L’amministrazione individuerà aree da destinare a dehors, non attigue alle attività di somministrazione e dedicate al consumo sul posto dei prodotti acquistati, con obbligo per i gestori singoli o associati che facciano richiesta di occupazione di provvedere a ricevere la prenotazione, ad esercitare la vigilanza nonché la pulizia e la sanificazione dei luoghi in concessione.

  Tutte le aree utilizzate, con particolare riferimento alle aiuole e alle aree verdi, dovranno essere ripristinate nel loro integrale stato e decoro al temine del periodo di occupazione.
Ecco le zone individuate

Non sono in ogni caso derogabili le norme relative alla sicurezza stradale previste dal Codice della strada.

Previsti anche degli spazi messi a disposizione dall’Amministrazione comunale: «Oltre alla facoltà concessa con ordinanza sindacale 23/20 di occupare il suolo pubblico per ampliare temporaneamente il dehor esistente o realizzarne uno nuovo nelle immediate adiacenze dell’attività, l’Amministrazione ha individuato spazi di interessante attrattività nei quali è possibile allestire ulteriori dehors - spiega il Comune -. Alcuni di essi saranno resi disponibili su richiesta, limitata ai soli esercizi commerciali adiacenti e/o collocati ad una distanza non superiore ai 150 metri (D), mentre altri saranno assegnati, più tradizionalmente, tramite bando (B). Per alcuni di questi spazi sarà possibile un’occupazione permanente, mentre per altri l’occupazione sarà temporanea nei giorni ed orari seguenti: giovedì e venerdì: dalle 19 alle 24; sabato: dalle 14 alle 24; domenica: dalle 12 alle 24.Per tutti i dehors inseriti nel tessuto urbano è prevista la fine della somministrazione alle ore 24. Alla stessa ora dovrà iniziare lo smontaggio di quelli temporanei».

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