Dietrofront dell’Ue: torna l’ora legale
Cambio di lancette tra il 30 e 31 marzo

Sì all’abolizione del cambio di orario, ma solo dal 2021. Torna dunque tra dieci giorni l’ora legale.

Sì all’abolizione del cambio di orario, ma dal 2021. È la decisione della commissione Trasporti e Turismo del Parlamento europeo, che emenda così la proposta di direttiva presentata l’anno scorso dalla Commissione spostando di due anni lo stop ai cambi stagionali dell’ora. In base al testo approvato da Strasburgo con 23 voti a favore e 11 contrari, resta fermo il diritto degli Stati membri Ue di decidere il loro orario standard: l’ultimo spostamento delle lancette si avrà nel marzo 2021 nei Paesi che decideranno di mantenere l’ora legale in modo permanente; per quelli che invece preferiranno l’ora solare l’ultimo cambio di orario si avrà nell’ottobre 2021. Le decisioni sull’ora standard dei vari Paesi dovranno comunque essere armonizzate e coordinate a livello Ue. Il testo approvato dalla commissione Trasporti, una volta ratificato dall’aula dell’Europarlamento, costituirà la posizione di Strasburgo nei negoziati con il Consiglio.

Si avvicina dunque il nuovo cambio di lancette: niente abolizione dell’ora legale dunque da questa primavera come inizialmente annunciato. L’ora solare entrata in vigore a fine ottobre 2018 sta per dare il cambio all’ora legale, o anche chiamata orario estivo. Con l’inizio della primavera, le giornate che si sono allungate e il sole che tramonta un’ora dopo, godremo di maggiore luce solare e questo vuol dire che sposteremo le lancette in avanti, dormendo un’ora di meno.

Quest’anno in Italia l’ora legale scatta nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2019. Alle ore 2:00 bisognerà spostare le lancette un’ora avanti, alle 3:00, e di conseguenza perderemo un’ora di sonno. L’ora legale da noi resterà in vigore fino al 27 ottobre 2019, dopodiché tornerà l’ora solare (o orario invernale).

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