È bergamasco il «papà»
dei seggiolini antiabbandono

Nel 2015 Stefano Fontana ha messo a punto il primo sistema integrato alla seduta per avvisare quando si dimenticano i neonati sull’auto.

Anche se per ora risulta ancora difficile trovare sul mercato una tipologia di seggiolini d’auto dotata di sensori anti abbandono, è bergamasco l’ingegnere che è riuscito a ideare per primo un sistema salva vita per i minori dimenticati in auto.

Si chiama Stefano Fontana, vive in città, ed è dirigente di una grande azienda bergamasca del settore tessile. Nel 2015 ha brevettato un dispositivo composto da un sensore di pressione tarato appositamente per rilevare sul seggiolino anche i pesi minimi, come quelli dei piccoli di pochi mesi d’età. Solo alla fine della primavera 2017 è stato contattato da un colosso dell’elettronica mondiale per sviluppare il sistema. «La mia idea – spiega l’ingegnere bergamasco – si è concretizzata all’inizio della scorsa estate, quando Samsung Italia mi ha contattato per avere maggiori delucidazioni sul progetto e per sviluppare il sistema, sul mercato da pochi mesi.»

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