Fara, avanti col botta e risposta
«Probabile un sopralluogo»

Icomos Italia ha inviato al Comune di Bergamo una missiva in cui chiede approfondimenti rispetto alla tutela del sito marchiato Unesco.Partito un dossier da Palazzo Frizzoni.

Il botta e risposta sul parcheggio della Fara tra Palazzo Frizzoni e Icomos, braccio tecnico di Unesco, potrebbe risolversi a breve con un incontro faccia a faccia secondo Pietro Laureano, architetto e urbanista, presidente Icomos Italia. L’organismo tecnico, due settimane fa, ha inviato al Comune di Bergamo una missiva in cui chiede approfondimenti rispetto alla tutela del sito marchiato Unesco.

A preoccupare Icomos, il cantiere per il parcheggio multipiano dentro il perimetro delle Mura, dopo gli esposti inviati dal comitato NoParkingFara che ha lanciato una campagna, con tanto di cartolina e foto-denuncia, da inviare nelle cassette della posta di Unesco. Da qui sarebbe scaturito il richiamo formale di Icomos. Intanto Palazzo Frizzoni ha inviato a Icomos 16 pagine di controdeduzioni, con tanto di rendering del progetto del parcheggio, in risposta all’ «etude technique» che sollevava serie perplessità sul modus operandi del Comune e le modalità di esecuzione del cantiere. L’amministrazione comunale, con il supporto del Ministero dei beni culturali e della Sovrintendenza (che ha autorizzato il cantiere) ha elaborato un documento dove ribatte a ogni accusa.

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