Festa di Halloween al bed&breakfast
Locale abusivo e fiumi di alcol: 3 denunce

Bergamo: il raduno, riservato a studenti delle Superiori, nel seminterrato di un Bed&breakfast in Città Alta privo delle necessarie autorizzazioni. In azione poliziotti in borghese. Decine e decine di ragazzi stipati in uno stanzone senza uscite di sicurezza né impianto antincendio. Nei guai gli organizzatori, due diciannovenni, e il proprietario della struttura.

È finita male la festa di Halloween per liceali organizzata da due diciannovenni, che avevano affittato un locale seminterrato in un Bed&breakfast in Città Alta per riunire gli studenti di due scuole superiori e festeggiare la notte delle streghe a ritmo della musica di un deejay e con i bicchieri colmi di alcol. Il problema è che la festa si è svolta in un stanzone – circa dieci metri per dieci – privo delle necessarie prescrizioni di sicurezza per eventi di questo tipo: una su tutte, un’uscita di sicurezza degna di questo nome, o ancora un adeguato impianto antincendio. Oltre al fatto che l’alcol scorreva anche nei bicchieri di studenti liceali, quindi in gran parte minorenni.

I due giovanissimi organizzatori sono stati denunciati per aver organizzato la festa senza le autorizzazioni necessarie (si è puniti con una sanzione amministrativa che va da un minimo di 258 euro a 1.549 euro), mentre il proprietario del locale è stato denunciato a sua volta, e in questo caso le conseguenze saranno penali, per aver aperto un luogo di intrattenimento senza avere osservato le prescrizioni dell’autorità a tutela della incolumità pubblica e per disturbo della quieta pubblica. Quest’ultimo nega ogni responsabilità,sostenendo di avere tutte le autorizzazioni necessarie per l’attività di bed&breakfast e di essersi limitato ad affittare alcuni locali per una festa privata.

L’operazione si è svolta nell’ambito della consueta attività di controllo degli esercizi pubblici e dei locali di pubblico spettacolo da parte della divisione di Polizia amministrativa, sociale e dell’immigrazione (Pasi), anche a seguito di numerose segnalazioni da parte della cittadinanza relative a eventi all’interno del Bed&breakfast «Villa Luna» in Città Alta. La polizia ha effettuato un controllo amministrativo volto alla verifica del possesso delle autorizzazioni relative al pubblico intrattenimento, all’accertamento dell’idoneità tecnica della struttura e al possesso della licenza necessaria, oltre che per accertare il possesso delle certificazioni relative all’impatto acustico di detta struttura.

Nello specifico, nella serata del 31 ottobre scorso, un equipaggio della squadra di Polizia amministrativa e un equipaggio della squadra Volante hanno accertato che era stata organizzata una festa con dj senza la prescritta licenza comunale, alla quale era preventivata la partecipazione di circa duecento studenti delle Superiori: una delle scuole era il «Mascheroni». Il tam tam correva attraverso Instagram e Whatsapp: per 15 euro divertimento garantito e alcol per tutti, erano gli slogan. I ragazzi dovevano versare la quota on line in anticipo e, una volta sul posto, si presentavano: per entrare, venivano consegnati loro dei braccialetti. Due giovani agenti in borghese hanno cercato di infiltrarsi presentandosi alla serata ma, non essendo nella lista dei paganti, non sono stati fatti entrare: hanno però avuto modo, parlando con gli studenti che man mano si presentavano, di sapere come era stata organizzata la festa e qual era il meccanismo per accedervi.

La polizia accertava inoltre che il titolare, che aveva ceduto in affitto la struttura, per la quale risulta essere stata rilasciata autorizzazione comunale per l’esercizio dell’attività di Bed&breakfast, in realtà veniva adibita a luogo di pubblico spettacolo senza che venissero osservate le relative prescrizioni a tutela dell’incolumità pubblica; la sala da ballo, oltre a essere insufficiente ad accogliere tutti i partecipanti, era infatti sprovvista di uscita di emergenza, l’unica porta che avrebbe potuto consentire il deflusso in caso di emergenza era chiusa, parzialmente ostruita da un divano e coperta da una tenda oscurante, e non era installata l’impiantistica antincendio. Inoltre si accertava che la musica fuoriusciva dalla stessa stanza disturbando il riposo delle persone residenti in zona.

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