Focolaio di morbillo, 23 casi a gennaio
Su L’Eco l’intervista al virologo Burioni

I malati sono quasi il doppio di tutto il 2018. La più colpita è la fascia d’età tra i 25 e i 30 anni. Burioni: «Le ondate quando non c’è copertura vaccinale».

Focolaio di morbillo in provincia di Bergamo: a gennaio, nell’area territoriale di Bergamo Ovest, sono stati registrati 23 casi, contro i 12 di tutto lo scorso anno. Un rapido aumento, tipico della malattia, che si sta verificando anche in ambito nazionale, coinvolgendo in particolare la popolazione adulta. Circa 800 persone sono invece sotto sorveglianza per verificare se effettivamente hanno contratto o meno il morbillo. Per circa 500 di questi è stata consigliata la profilassi vaccinale.

Non è scomparso e continua a essere una minaccia: il morbillo può avere conseguenze gravi, come la perdita della vista, dell’udito. Fino al decesso. E nemmeno chi guarisce può tirare un sospiro di sollievo, perché dopo un anno in casi rari si può presentare un’encefalite mortale. Una malattia pericolosa, quindi, che si presenta sotto forma di ondate che si ripetono periodicamente «perché la copertura vaccinale è bassa», spiega Roberto Burioni, virologo del San Raffaele di Milano. Lancia un appello agli adulti: «Vaccinatevi e vaccinate i vostri bambini»

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