Gelate al Sud, salasso per frutta e verdura
I commercianti: «Solo rialzi temporanei»

A febbraio l’indice dei prezzi al consumo si è attestato sul territorio a +0,2% e a contribuire sono stati proprio i prodotti della terra, con le zucchine che nelle scorse settimane hanno toccato anche i cinque euro al chilo per poi rientrare a 2,50.

Frutta e verdura più care spingono l’inflazione a Bergamo. A febbraio infatti l’indice dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic) si è attestato sul territorio a +0,2%, con il tasso tendenziale rispetto allo scorso anno che è salito a +0,8% rispetto al +0,5% registrato il mese scorso. E a contribuire in maniera decisiva al segno positivo sono proprio i prodotti della terra, che segnano un aumento del 3,4%, di gran lunga la variazione più importante di tutto il paniere.

Accade così ad esempio che le zucchine – da sempre uno dei punti di riferimento nel settore per valutare l’andamento dei prezzi – siano arrivate a costare nelle scorse settimane fino a 5 euro al dettaglio, per poi rientrare ai circa 2,50 euro attuali.

Colpa del meteo, in particolare delle gelate al Sud, che hanno reso difficile reperire ad esempio coste, catalogna e verdure in foglia. Ma, precisano i commercianti, «si tratta comunque di oscillazioni standard, che non hanno portato a sostanziali modifiche dei prezzi. Molto dipende dal tempo, in particolare in inverno quando la maggior parte dei prodotti arriva dal Sud dell’Italia».

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