Gestione acque e risanamento ambientale
Bergamo, nuovo indirizzo dell’agrario

Si parte nel 2020 in collaborazione con UniAcque e Consorzio di Bonifica.

Mai come in questi giorni si sente l’esigenza di una gestione delle acque diversa e più responsabile. Gli allagamenti di Venezia e Matera, lo scioglimento dei ghiacciai, le cosiddette bombe d’acqua alternate a periodi di siccità, dimostrano quanto bisogno ci sia di figure professionali preparate ad una gestione rinnovata delle risorse idriche.

Rispondendo ad una nuova proposta del Ministero dell’Istruzione, l’Istituto di Istruzione Superiore Mario Rigoni Stern di Bergamo attiverà dal prossimo anno scolastico l’indirizzo in Gestione delle acque e risanamento ambientale. Sarà uno dei primi istituti italiani ad offrire questo nuovo sbocco professionale. Un profilo lavorativo molto attuale, che consentirà ai diplomati di specializzarsi in un settore in espansione come quello della gestione delle acque sotterranee, superficiali interne e marine.

Infatti, non solo il clima sta cambiando, ma anche l’ambiente che ci circonda. Le città, sempre più grandi, hanno un crescente fabbisogno di acqua dolce, ma necessitano anche di più efficienti sistemi di smaltimento dei reflui. L’invecchiamento delle infrastrutture idriche e l’urbanizzazione sono causa di inquinamento e di inefficenze nel sistema di distribuzione, con conseguente insostenibile prelievo di acque sia superficiali sia di falda. Chi sarà chiamato ad occuparsi della gestione delle acque dovrà pertanto affrontare, con intelligenza e competenza, le numerose sfide e le tante minacce a cui questo bene è sottoposto.

Quella fornita dal nuovo indirizzo di specializzazione sarà una preparazione che permetterà un facile accesso al mondo del lavoro, soprattutto all’interno degli Enti pubblici territoriali e in aziende pubbliche e private di erogazione di servizi. Chi invece deciderà di affinare ancora di più le proprie competenze potrà iscriversi a qualsiasi università, anche se l’indirizzo superiore scelto risulta più idoneo alla frequenza delle facoltà di Ingegneria Ambientale, Idraulica, Fisica, Scienze Geologiche, Scienze e gestione del territorio, Chimica.

Proprio per la grande validità di questa nuova figura professionale, anche il Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca e UniAcque hanno scelto di offrire la loro preziosa collaborazione. Il nuovo percorso di studi è stato presentato alla stampa la mattina di lunedì 18 novembre, in vista degli open day dell’istituto previsti il 23 novembre, il 7 dicembre e l’11 gennaio.

Il dirigente scolastico del Rigoni Stern, Carmelo Scaffidi, ha sottolineato quanto questo nuovo indirizzo sia per il momento esclusivo: «Ci sono solo tre istituti superiori in Lombardia che attiveranno questo indirizzo nel 2020 e noi siamo tra questi. I percorsi di studio non sono definiti dal Ministero ma sono a discrezione delle diverse scuole proprio in base alle esigenze del territorio nel quale si trovano. Noi lo abbiamo realizzato in stretta collaborazione con Uniacque e Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca».

Gisella Rota dell’Ufficio Scolastico Provinciale ha dichiarato la sua soddisfazione per la nascita di questo nuovo indirizzo «con contenuti di grande qualità che abbracciano un tema sempre più importante come quello della gestione delle acque e della rigenerazione ambientale». Presente anche il presidente del Consorzio di Bonifica Franco Gatti: «La Lombardia è la regione che ha la maggiore riserva d’acqua di tutta l’Europa, quindi questo è un percorso di studi che nasce dal territorio per il territorio».

Concorda il presidente di Uniacque Paolo Franco: «L’Istituto Rigoni Stern ha accolto la nostra necessità di avvalerci della collaborazione di professionisti, di figure preparate sul tema dell’acqua. Come enti forniremo tutto il nostro supporto e nel 2025 saremo qui a festeggiare i primi diplomati in Gestione delle acque e risanamento ambientale».

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