«Grazie all’ospedale di Bergamo
ho un pancreas nuovo e un’altra vita»

«Sono così felice che voglio raccontarlo a tutti: ho sconfitto il diabete. E di questo devo ringraziare chi ha donato il pancreas che mi ha permesso di sperare finalmente in una vita migliore: anzi, diciamo pure in un’altra vita, visto che da quando avevo 17 anni convivo con l’insulina e crisi ipoglicemiche».

Francesco Arnaldo, di Petosino, oggi ha 51 anni, una moglie e quattro figli, e dal letto della sua stanza all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo non smette di parlare al telefono con amici, conoscenti, parenti della sua «avventura». «Io ero arrivato al trapianto ormai ridotto al lumicino, non ce la facevo più. Stavo sempre male – racconta – . Sin da quando mi è stato diagnosticato il diabete, a 17 anni, sono però stato seguito da persone competenti e che hanno cercato di farmi affrontare questa malattia nel modo migliore possibile. Ma non è stato affatto facile, e negli ultimi tempi era per me davvero un calvario».

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