Il governo: indice dei contagi sotto la soglia
«Dal 3 giugno spostamenti tra le regioni»

Il ministro Speranza: «I sacrifici importanti del lockdown hanno prodotto risultati». Indice di trasmissibilità inferiore a 1 praticamente in tutte le regioni.

Al momento in Italia nessuna situazione critica relativa all’epidemia di Covid-19. È questo in sintesi il risultato del monitoraggio degli indicatori per la cosiddetta Fase 2 tra il 18 e il 24 maggio reso noto nella serata di venerdì 29 maggio. L’incidenza settimanale rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato. «Si raccomanda cautela specialmente nel momento in cui dovesse aumentare il movimento di persone sul territorio nazionale» spiega il monitoraggio del ministero della Salute e Istituto Superiore della Sanità (Iss). Pressochè in tutte le Regioni gli indici di trasmissibilità Rt sono al di sotto di 1 e il trend dei nuovi casi è in diminuzione.

L’incidenza settimanale dei casi «rimane molto eterogenea nel territorio nazionale. In alcune Regioni il numero di casi è ancora elevato denotando una situazione complessa ma in fase di controllo. In altre il numero di casi è molto limitato». Non si registrano segnali di sovraccarico dei servizi ospedalieri.

Il monitoraggio tiene conto di 21 indicatori, tra cui l’indice di contagiosità R0, ma anche parametri di tenuta del sistema sanitario, a partire dalle terapie intensive.

L’indice di contagiosità Rt in Molise è pari a 2,2 - sopra il livello di soglia - ma questo «non preoccupa» . Lo sottolinea il monitoraggio del ministero della Salute: «Quando il numero di casi è molto piccolo alcune Regioni possono avere temporaneamente un Rt maggiore di 1 a causa di piccoli focolai locali che finiscono per incidere sul totale regionale, senza che questo - afferma il ministero - rappresenti un elemento preoccupante».

In Lombardia e Sicilia l’indice si attesta su 0.75. Permangono «segnali di trasmissione con focolai nuovi segnalati che descrivono una situazione epidemiologicamente fluida in molte Regioni italiane. Questo richiede il rispetto rigoroso delle misure necessarie a ridurre il rischio di trasmissione quali l’igiene individuale e il distanziamento fisico». È inoltre «necessario continuare a rafforzare i servizi territoriali per la prevenzione e la risposta a Covid-19 per fronteggiare eventuali recrudescenze epidemiche».

Ecco le Regioni italiane ed il relativo indice di contagio: Abruzzo, 0,67; Basilicata 0; Calabria 0,13; Campania in fase di definizione; Emilia Romagna 0,55; Friuli Venezia Giulia 0,9; Lazio 0,74; Liguria 0,58; Lombardia 0,75; Marche 0,55; Molise 2,2,; Provincia Autonoma di Bolzano 0,57; Provincia autonoma di Trento 0,88; Piemonte 0,5; Puglia 0,62; Sardegna 0,51; Sicilia 0,75; Toscana 0,59; Umbria 0,94; Valle d’Aosta 0,8; Veneto 0,65.

Il premier Giuseppe Conte ha incontrato in serata i capi delegazione e alcuni ministri, tra cui Francesco Boccia, Luigi Di Maio, Luciana Lamorgese e il sottosegretario Riccardo Fraccaro. La riunione è servita a fare un punto sulla ipotesi di apertura degli spostamenti tra le Regioni dal 3 giugno, alla luce dei dati del monitoraggio della fase 2, tra il 18 e il 24 maggio.

«Il decreto legge vigente prevede dal 3 giugno la ripresa degli spostamenti infraregionali. Al momento non ci sono ragioni per rivedere la programmata riapertura degli spostamenti. Monitoreremo ancora nelle prossime ore l’andamento della curva» ha dichiarato il ministro Roberto Speranza, interpellato dall’Ansa al termine della riunione di Conte con i capi delegazione

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