«I miei igloo con i giubbotti dei rifugiati»
E il progetto d’arte sbarca a New York

Si chiama Achilleas Souras, ha 15 anni, vive a Barcellona, ma è di casa a Bergamo, dove è originaria la famiglia della mamma. Si è inventato un’opera d’arte con i giubbotti dei migranti. I suoi «igloo» saranno esposti al Moma di New York.

«Save Our Souls» è il nome che Achilleas Souras ha dato alla propria opera artistica, un’installazione nata nell’ambito di un progetto scolastico «Refugiart». Il quindicenne si è fatto inviare dall’isola di Lesbo 300 giubbetti di salvataggio arancioni; sulle coste ce ne sono almeno 450 mila. «SOS – spiega Achilleas – è un appello urgente di aiuto. L’aggettivo “our”, cioè nostre indica la connessione di tutti, indipendentemente dalle nostre origini».

Con i «life jackets» ha realizzato un igloo, una struttura modulare, all’esterno arancione, all’interno scura: «i colori - aggiunge il ragazzo - rappresentano il modo superficiale di vedere le cose, l’apparenza; il buio e l’odore del mare sono invece la realtà drammatica». Il giovane, nato in Grecia, vive con la famiglia a Barcellona, ma nelle sue vene scorre sangue orobico. La famiglia da parte materna è originaria infatti di Fiobbio; lo stesso Achilleas è spesso a Bergamo ed è stato battezzato nel 2001 in Città Alta.

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