I monopattini in città ancora fuorilegge
«Manca il regolamento comunale»

Il decreto Toninelli, che ne regolarizza l’uso ed entrerà in vigore il prossimo 27 luglio, in realtà delega alle amministrazioni locali l’applicazione pratica del provvedimento. L’assessore Zenoni: «In questo modo si generano dei rischi: in assenza di norme chiare, gli utenti privati che in queste settimane stanno correndo all’acquisto di questi dispositivi, li usano in strada a loro rischio e pericolo».

«Da un decreto pasticciato non possono che derivare molti problemi». Non usa mezzi termini Stefano Zenoni, assessore alla Mobilità e ambiente di Palafrizzoni nel definire il decreto Toninelli, in vigore da sabato 27 luglio, che regolarizza l’uso dei monopattini e di tutta la «micromobilità elettrica» (la tavola elettrica con due ruote, il segway, la biga elettrica e il monowheel, il monopattino a una ruota) nelle città italiane. Ma solo in via teorica. Perché il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha delegato ai Comuni l’effettiva applicazione del provvedimento. Per poter davvero circolare su un monopattino, Palafrizzoni deve prima approvare una delibera ad hoc e mettere in campo una serie di provvedimenti. «In questo modo, si generano anche dei rischi: in assenza di norme chiare, gli utenti privati che in queste settimane stanno “correndo” all’acquisto di questi dispositivi, incoraggiati dalla notizia del decreto, li usano in strada a loro rischio e pericolo», spiega Zenoni. Uno dei problemi è la cartellonistica: «I cartelli devono essere posizionati ad ogni incrocio stradale della città, con un costo che, da una prima stima degli uffici, sarebbe di almeno 40 mila euro», rileva Zenoni.

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