Il cinque per mille in Bergamasca
Tesoretto da 5 milioni - La classifica

In tutta la provincia 144 mila contribuenti hanno destinato fondi alle associazioni. Al primo posto il Cesvi con 253 mila euro frutto di 5819 scelte, la Paolo Belli in seconda posizione.

Terra generosa, la provincia di Bergamo. Patria dell’associazionismo per eccellenza, il primato della Bergamasca è confermato anche dai numeri. Secondo i dati pubblicati dall’Agenzia delle Entrate, nel 2017 i contributi destinati al «5 per mille» sfiorano i cinque milioni di euro. Per la precisione, 4 milioni 927 mila e 140 euro che arrivano da 144 mila «X» barrate con convinzione in altrettante dichiarazioni dei redditi. L’anno scorso erano stati “solo” 4,685 milioni. Un record, in crescita e sempre battuto, che dimostra la grande attenzione dei bergamaschi al mondo del no profit, sia da contribuenti che da protagonisti: nell’ultimo rapporto Istat infatti sono stati censiti circa tremila enti ufficiali e oltre centomila volontari.

Ogni anno sempre più persone decidono di utilizzare questo mezzo, semplice ma non certo scontato, per dare un piccolo aiuto a un’associazione a un ente di ricerca oppure un’organizzazione non governativa. Le scelte vanno perfino alle società sportive e anche alle amministrazioni comunali, anche quelle piccole o piccolissime che con questi fondi possono dare una (limitata) boccata d’ossigeno ai bilanci.

La classifica della generosità è guidata sempre dal Cesvi, che come ogni anno si conferma al primo posto tra le associazioni: 253 mila euro frutto di 5819 scelte. A grande distanza le altre Onlus: all’associazione «Paolo Belli lotta alla leucemia» andranno 159 mila euro derivanti da 4783 scelte, al terzo posto invece «Il villaggio della gioia» con poco più di 85 mila euro, grazie alle scelte di 2296 contribuenti.

In questa infografica interattiva è possibile consultare tutti i beneficiari bergamaschi. Si può navigare liberamente oppure filtrando la vita per ogni Comune.

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