Il Consorzio fa dietrofront sugli aumenti
«Escluso chi è stato colpito dall’alluvione»

Dopo la richiesta formale del deputato Stefano Benigni, Il presidente Franco Gatti annuncia la retromarcia: «Sottoporrò al Consiglio di amministrazione la proposta di esentare quanti hanno subìto danni certificati».

C’è stata una levata di scudi da parte del Comitato alluvionati di Longuelo contro l’aumento, tra il 7 e l’8%, annunciato mercoledì dal Consorzio di bonifica nel prossimo bollettino, a copertura dei costi di manutenzione straordinaria. Ma dopo la bufera (con forti turbolenze politiche), il Consorzio farà passo indietro. Il presidente Franco Gatti ha annunciato l’intenzione di esentare dall’aumento chi ha subìto danni, certificati, nell’estate 2016. Le famiglie alluvionate furono circa 250, ma solo una parte ha ricevuto un risarcimento.

Il cambio di rotta dopo la missiva inviata in via Gritti dal deputato di Forza Italia e consigliere comunale a Palafrizzoni, Stefano Benigni: «Sono venuto a conoscenza dei rincari sui bollettini del Consorzio di bonifica a causa dei lavori in Val d’Astino – scrive il forzista -. Chiedo la possibilità di esonerare da questi aumenti le famiglie e i cittadini di Bergamo colpiti dall’alluvione del 2016, che arrecò gravi danni, in particolare a Longuelo. Molte famiglie, cittadini e commercianti, hanno ricevuto sì un risarcimento, ma non sempre adeguato alle spese sostenute per la sistemazione dei danni subiti. Ulteriori spese sarebbero, per molti, insostenibili».

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