Il Forum: «Avviate il Fattore famiglia»
Da Bergamo la richiesta al governo

Il Forum bergamasco delle associazioni familiari si prepara all’assemblea provinciale del 18 settembre e a quella nazionale di fine mese rilanciando
la proposta di creare una misura di sostegno che vada oltre l’Isee.

La famiglia è una risorsa e come tale va sostenuta e tutelata. Un’asserzione sentita più volte, trita e ritrita, sventolata come una bandiera di conquista a ogni campagna elettorale, che poi stenta ad affermarsi - a urne chiuse - nella vita reale. I dati, impietosi, sono lì a dimostrarlo: sempre meno figli, anche nella Bergamasca. E una società, in tutte le sue componenti, fortemente individualista. Insomma, un quadro non proprio semplice da affrontare per un giovane padre che, oltre alla propria famiglia, ha accettato di guidare anche il Forum bergamasco delle Associazioni familiari. Diego Mosca, insegnante di 34 anni, di casa a Berbenno dove nella sua abitazione - insieme alla moglie Patrizia e a due figli - accoglie anche minori allontanati da altre famiglie, si è lanciato in questa nuova sfida insieme al direttivo composto dal vicepresidente Vanni Invernici e dai consiglieri Giuditta Chiesa (Acli), Leandro Allevi (Azione cattolica) e Mario Cantù (Società San Vincezo de’ Paoli).

Sono anni che, a cicli ricorrenti, spunta la promessa politica di ridare impulso alla famiglia. Ovviamente disattesa. E il tessuto sociale si è adeguato. Lei, con i suoi collaboratori, da dove intende ripartire?

«Non vogliamo fare battaglie di posizione. Non siamo qui a difendere il fortino ma a testimoniare un modello di vita che, proprio perché bello, vorremmo rilanciare. La società potrebbe solo guadagnarci».

In che senso?

«Se esportassimo le dinamiche della famiglia nella società, si otterrebbero grandi vantaggi ed energie di sviluppo per tutti. Basta guardare Francia, Spagna e Germania per capirlo. Ma lo sa che in Francia, Stato molto più laico - per non dire laicista - dell’Italia, se un politico mette in dubbio gli aiuti alla famiglia, c’è la sollevazione popolare?».

Paradossalmente, nella cattolica Italia, l’aiuto alla famiglia è solo di nome e non di fatto...

«In Italia si è sviluppata una politica di aiuti alla povertà con il fattore Isee che, intendiamoci, sono positivi, ma questo non vuol dire sostenere la famiglia. Infatti i nostri giovani fanno sempre meno figli».

La Regione ha avviato la sperimentazione del Fattore famiglia ma ancora non c’è l’algoritmo per l’applicazione. Potrebbe essere una soluzione?

«Tutto ciò che rivoluziona la visione della politica dal singolo individuo alla famiglia è interessante. Al momento però di questo algoritmo regionale non sappiamo niente. In attesa di capire come si svilupperà, all’assemblea nazionale del Forum di fine settembre chiederemo al governo un pacchetto da 4-5 miliardi per il Fattore famiglia da avviare in un primo momento sui nuclei numerosi, per poi allargarlo a tutti i genitori con figli».

Ecco, i figli. Come Forum non vi sembra anomalo che nelle statistiche demografiche dei nostri Comuni il singolo venga considerato famiglia?

«In effetti è una contraddizione. Per noi c’è famiglia dove c’è un bambino, un figlio. Altrimenti non ci capiamo più».

Anche le famiglie, quelle tradizionali, non sono più tantissime...

«Su questo vorremmo essere chiari. Partiamo da un punto di vista laico, per noi la famiglia è quella con i figli. Le tante forme di famiglia (allargate, genitori non sposati, separati, di religioni diverse...) sono una realtà. Il Forum non intende lasciare indietro nessuno».

Che obiettivo vi ponete?

«Riaffermare la famiglia con il sorriso. Niente muro contro muro. E per farlo vorremmo approfondire ulteriormente la conoscenza del territorio con un osservatorio che riunisca, ad alcuni tavoli di lavoro, persone con competenze in grado di incidere sulla realtà. La famiglia non è un programma elettorale quinquennale, è la nostra quotidianità».

Quale è il prossimo appuntamento nel quale presenterete il programma del Forum?

«Sarà l’assemblea provinciale del Forum il prossimo 18 settembre in città. Lancio l’appello a tutte le associazioni perché siano presenti, a partire dalle ore 18, in via Gavazzeni 13 (Casa del Giovane). Interverrà anche il presidente nazionale Gigi De Palo al quale potremo sottoporre le nostre domande e riflessioni. In quell’occasione ci confronteremo anche per tavoli tematici fra le varie associazioni. L’incontro si concluderà intorno alle 22. La partecipazione è fondamentale per ridare impulso all’importante tema della famiglia».

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