Il museo Caffi cambia volto - Foto
Ma resta lo storico «Mammut»

Citta Alta. Verrà realizzato entro Natale grazie alla donazione di 200 mila euro della famiglia di Franca Natta Pesenti. A nuovo tre locali oggi adibiti a deposito

L’amato «Mammut» resterà al suo posto, in cima allo scalone principale. Ma il vecchio portone di legno (varcato lo scorso anno da 77 mila persone) diventerà una grande vetrata, illuminata anche la notte, da cui si vedrà scorrere la vita dentro il Museo civico di Scienze naturali «Caffi». Che per i suoi primi 100 anni (nel 2018), avrà un’entrata nuova, con biglietteria, spazio per l’accoglienza e vetrine illuminate, spostata al piano terra, a fianco della porta di accesso a piazza Mascheroni, la «torre della Campanella».

È un regalo dell’associazione «Amici del Museo di Scienze naturali Caffi» possibile grazie a una donazione di oltre 200 mila euro: «È stato un lungo progetto che arriva a compimento grazie alla generosità di una famiglia da sempre vicina al museo, quella di Franca Natta Pesenti (figlia del Nobel per la chimica Giulio e grande appassionata di Scienze naturali, ndr) che per anni ha presieduto l’associazione con grande competenza - commenta il presidente Giorgio Perolari -. È un intervento nel cuore del museo, che avrà così un’entrata dignitosa. Come associazione facciamo questo primo passo, chiedo al Comune, visto che l’anno prossimo il museo compie 100 anni, di intervenire sul resto della struttura.

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