Il patron dell’Agnelli da Sergio Mattarella
Cavaliere del Lavoro al Quirinale - Video

L’azienda di pentole famosa in tutto il mondo: Baldassare Agnelli è Cavaliere del Lavoro. Oggi la cerimonia al Quirinale con il Capo dello Stato.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato nella mattinata di giovedì 8 novembre al bergamasco Baldassare Agnelli - dell’omonima azienda (fondata dal nonno, di cui porta il nome) che produce pentole famose in tutto il mondo - le insegne di Cavaliere del lavoro.

La cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine «Al Merito del Lavoro» ai Cavalieri nominati il 2 giugno 2018 si è tenuta stamattina al Palazzo del Quirinale. Hanno preso la parola il Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Antonio D’Amato, e il Ministro dello Sviluppo Economico e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Luigi Di Maio. Il Presidente della Repubblica, dopo avere consegnato le insegne ai nuovi Cavalieri del Lavoro e gli attestati ai nuovi Alfieri del Lavoro, ha pronunciato un discorso. Erano presenti il Presidenti del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati e il Presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, rappresentanti del Parlamento, del governo e del mondo dell’imprenditoria. Il settore agroalimentare e l’utensileria da cucina, nella lista dei riconoscimenti, fanno la parte del leone con cinque premiati su 25. Oltre a Baldassare Agnelli (Lombardia); Giovanni Fileni (Marche); Andrea Illy (Friuli Venezia Giulia); Giovanni Licitra (Sicilia), e Gloria Maria Rosaria Tenuta (Calabria).

Baldassare Agnelli ha 70 anni e non è esagerato affermare che li ha trascorsi tutti in azienda, tra la prima sede in città (era in via Fantoni) e quella attuale di Lallio. E lì anche ora che il figlio Angelo ha assunto la responsabilità operativa insieme ai cugini più giovani (Cristiano ed Enrico, figli di Paolo), la guida non solo morale del più importante brand di pentole professionali d’Italia è appannaggio del «Balda», omonimo del nonno fondatore.

Il suo apporto in azienda è stato fondamentale per lo sviluppo, la crescita e l’affermazione del marchio leader dell’alluminio in cucina. In particolare s’è fatta sentire negli anni di crisi e in quelli che hanno segnato le svolte epocali. Ha saputo gestirli con pazienza, costanza, tenacia, con il buon senso del capofamiglia ma con piglio da autentico imprenditore. E la sua presenza rimane preziosissima per il consolidamento di un’azienda con oltre 2mila articoli in assortimento e che detiene il 75% circa del mercato italiano del professionale perché i cuochi non hanno mai smesso di privilegiare l’alluminio per i vantaggi che dà in termini di conducibilità e leggerezza.

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