In duemila invadono il centro
«Fatevi contagiare dall’amore»

Millecinquecento ragazzi, cinquecento adulti e un centinaio di parrocchie rappresentate. Il Convegno missionario diocesano è lo specchio ogni anno del radicamento dello spirito missionario nelle comunità della diocesi.

Domenica 21 febbraio nella casa delle Suore Poverelle in via Palazzolo non erano presenti solo i gruppi missionari. Tanti gli operatori pastorali delle parrocchie, i sacerdoti e i catechisti che hanno ascoltato la meditazione biblica del vescovo Francesco Beschi, le testimonianze di vita di alcune persone e i racconti di brevi esperienze in missione.

Il vescovo ha presieduto la Messa nella basilica di Sant’Alessandro in Colonna invitando tutti ad allargare il cuore a tutte le missioni nel mondo. Le invocazioni in 5 lingue diverse e grandi mappamondi hanno idealmente portato nella celebrazione la preghiera e le speranze dei diversi continenti.

Al termine della Messa la testimonianza di un medico e del suo lavoro accanto alla sofferenza. «Chi soffre nel corpo - ha detto - non ha bisogno di cure solo per il dolore fisico. Incontro nella mia professione persone che hanno bisogno di parole, di ascolto, di sguardi». Qualche parola poi indirizzata soprattutto ai ragazzi. «Fatevi contagiare da chi spende la vita per gli altri».

Il vescovo, nella basilica gremita, ha suggerito alcuni modi per ricaricarsi quando ci si sente affaticati. «Ricordare il bene ricevuto, vissuto e anche compiuto è un buon ricostituente spirituale. Si recuperano le forze nutrendoci reciprocamente d’amore e guardando gli occhi e il volto delle persone per noi importanti».

«La missione è connotata dall’umiltà - ha sottolineato il vescovo -. Se vogliamo incontrare Dio dobbiamo abbassarci, così come si è abbassato Lui verso l’umanità nella vicenda di Gesù. È un tratto che riconosciamo in don Dordi, martire per amore. La sua fede lo ha fatto missionario di giustizia e di amore».

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