Infarto in strada alla Celadina
Muore elettricista di 63 anni

L’uomo, della Celadina, si è sentito male appena varcato il cancello di casa. Inutili i soccorsi.

Una mattina apparentemente normale e una serie di gesti quotidiani che non lasciavano presagire il peggio hanno caratterizzato gli ultimi attimi di vita di Fabrizio Ceruti, 63 anni, di Bergamo, morto nella tarda mattinata di martedì 2 luglio mentre usciva di casa. «La sera prima ci siamo salutati come sempre, non avrei mai pensato che sarebbe successo», racconta un vicino di casa ancora scosso. Poco prima di mezzogiorno, un malore improvviso ha colto Ceruti poco dopo aver varcato la soglia del cancello, mentre era ancora sul marciapiede di fronte al civico 12 di via Colombo, alla Celadina. Subito è intervenuta l’ambulanza per un tentativo di rianimazione durato diversi minuti, ma non è servito. A parenti e familiari resta da capire se il malore improvviso sia stato causato dalle compromesse condizioni di salute dell’uomo, un elettricista che già da qualche tempo combatteva contro un tumore diffuso.

Una battaglia fermata all’improvviso da un infarto fulmineo e inatteso, lasciando poco tempo ai familiari per rendersi conto di ciò che è accaduto. Fabrizio Ceruti lascia la moglie Nicoletta, una figlia maggiore e un figlio disabile che pur essendo in casa in quel momento non hanno potuto fare niente per evitare l’accaduto. La camera ardente è allestita nella Casa del commiato, in via Dante 21 a Seriate, mentre i funerali giovedì 4 luglio, alle 16, nella parrocchia di San Pio X in Celadina.

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