Influenza, arriva il «picco» del virus
Colpirà 100 mila bergamaschi

Il picco atteso con la riapertura delle scuole. Ma già nella coda del 2017 ondata eccezionale. L’esperto: «Si tratta di forme più aggressive».

Ondata eccezionale d’influenza in questo inizio di anno: come dimostrato anche dagli accessi ai Pronto soccorso dei giorni scorsi, in particolare al Papa Giovanni XXIII, il 2018 si è aperto con un boom di persone che si sono ritrovate a letto con febbre, dolori muscolari e sintomi a carico delle vie respiratorie. Ma nonostante ciò, il picco non è ancora arrivato. Gli esperti parlano di metà gennaio, al massimo primi di febbraio. E a marzo, quando la stagione influenzale sarà terminata, secondo le stime il bilancio sarà di oltre 100 mila bergamaschi che hanno dovuto fare i conti con i virus.

Rispetto allo stesso periodo del 2017, spiega Marco Rizzi, direttore dell’Unità Malattie infettive del Papa Giovanni XXIII, «in questi primi giorni dell’anno, abbiamo registrato diversi casi di influenza in più. Individuare la causa non è semplice, può dipendere dai virus in circolazione, se sono più o meno aggressivi, oppure da un’efficacia leggermente inferiore dei vaccini». Secondo le stime, dunque, quella del 2017/2018 sarà una stagione medio-pesante. «L’influenza può colpire dal 5 al 10% della popolazione – evidenzia Rizzi – quest’anno saremo su valori piuttosto alti, quindi al termine del periodo in cui i virus circolano, ossia attorno a marzo, il bilancio sarà di circa 100 mila bergamaschi che hanno dovuto fare i conti con l’influenza a partire da ottobre. Ovviamente si tratta solo di stime, il vero bilancio sarà solo tra due mesi»

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