Intervento per il recupero dell’aereo
Si lavora per ricostruire la dinamica

Sono arrivati anche da Milano i vigili del fuoco impegnati nella mattinata a recuperare l’aereo da turismo caduto sabato mattina 21 settembre sul raccordo verso l’Asse di Bergamo.

Al lavoro una squadra dei vigili del fuoco di Bergamo e una del nucleo NBCR, il Nucleo batteriologico, chimico e radiologico, che è intervenuto per le operazioni di travaso del carburante. Il recupero è iniziato verso mezzogiorno alla presenza del procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota e il sostituto procuratore Silvia Marchina, titolare dell’inchiesta. Sabato è stato aperto un fascicolo per disastro aviatorio colposo e omicidio e lesioni plurime colposi a carico di Stefano Mecca.L’intervento è proseguito per diverse ore.

Gli accertamenti sono stati affidati alla Polizia di frontiera di Orio al Serio, con il dirigente Rocco Luciani e il vice Luca Rocco. Sabato sono intervenuti anche la Squadra mobile della Questura e la Polizia scientifica per i rilievi, e in appoggio la Polizia stradale di Bergamo e i vigili urbani di Orio al Serio, per la viabilità e consentire i soccorsi e le operazioni di messa in sicurezza del velivolo.

Si sta lavorando quindi per arrivare a una ricostruzione dell’incidente: Stefano Mecca alla torre di controllo non ha specificato quale fosse il problema tecnico che lo aveva fatto optare per l’atterraggio. «Le perizie serviranno per comprendere quale guasto abbia fatto decidere al pilota di chiedere di rientrare all’Aero Club e per capire come siano state condotte le manovre successive – ha spiegato sabato il sostituto procuratore facente funzioni Maria Cristina Rota –. La prima ricostruzione ci dice che a un quarto d’ora dal decollo, il pilota ha segnalato che rientrava. L’aereo ha atterrato, ha toccato terra, ma essendo arrivato in questa fase troppo veloce, il pilota deve aver deciso di rialzarsi in volo».

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