La Briantea e il traffico a Curno
Si allungano i tempi al passaggio a livello

L’upgrade tecnologico in programma a fine giugno modificherà i tempi dei due attraversamenti. Gamba: «Conseguenze pesanti per la viabilità»

Sicuramente il traffico è aumentato, data la crescita di realtà recettive sulla Briantea, e ora c’è anche un altro problema a Curno. Rfi, in una lettera indirizzata al Comune, ha comunicato infatti che l’adeguamento tecnologico in programma per i due passaggi a livello sul territorio, comporterà, una volta completato l’intervento, un prolungamento dei tempi d’attesa da 50-60 secondi a 6-7 minuti.

Una modifica che ha fatto letteralmente sobbalzare sulla sedia il sindaco Luisa Gamba. I due passaggi a livello – alle intersezioni delle vie Roma e Fermi con la Briantea – rappresentano infatti snodi nevralgici e la variazione dei tempi d’attesa porterebbe a pesanti conseguenza sulla viabilità della zona e in particolare sulle principali arterie che portano a Curno: Briantea, Dalmine-Villa d’Almè e asse interurbano.

Così Gamba non ci ha pensato due volte, ha preso carta e penna e ha risposto a Rfi, informando anche i sindaci e i responsabili dei settori Viabilità dei Comuni di Bergamo, Mozzo, Ponte san Pietro, oltre a Provincia, Prefettura e Polizia stradale: «A seguito della vostra comunicazione sui lavori ai passaggi a livello della linea Carnate-Bergamo – scrive – mi preme comunicare il nostro assoluto dissenso rispetto ai nuovi tempi di chiusura degli attraversamenti (dai 50/60 secondi odierni a 6/7 minuti). L’aumento avrebbe catastrofiche conseguenze sulla viabilità e sicurezza. I due attraversamenti stradali – prosegue – seppur ubicati su due strade comunali, interessano un’arteria, la Briantea ex SS 342 che collega la città di Bergamo con l’hinterland e la via Fermi che collega la Briantea con l’asse Interurbano SS 671 e i diversi parchi commerciali di Curno, nonché la Briantea con il centro del paese e la sede della Brembo Spa. Stiamo parlando di realtà del settore commerciale terziario e produttivo che occupano migliaia di lavoratori che quotidianamente devono raggiungere il posto di lavoro in auto, oltre a migliaia di utenti che usufruiscono degli stessi centri commerciali ogni giorno».

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