La bufala del virus creato in laboratorio
Bucci: «Ecco perché il covid-19 non lo è»

«Il Covid-19 non è lo stesso virus creato in laboratorio dai cinesi nel 2015». La smentita categorica arriva dal professor Enrico Bucci docente alla Templey University, Usa, epidemiologo di fama mondiale in una intervista a RaiNews24 raccolta da Gerardo d’Amico.

«Assolutamente non è lo stesso virus, per due motivi: il primo perchè i due virus hanno sequenza genetica diversa, secondo perchè i virus creati in laboratorio hanno una struttura diversa da quelli prodotti dalla selezione naturale. In laboratorio gli scienziati inseriscono nel genoma d i un certo virus un grosso pezzo del dna di un altro virus per studiarne le funzioni, invece la selezione naturale produce tante piccole mutazioni nel genoma del virus esistente, tutte in maniera uniforme. Nel caso del virus pandemico di quest’anno siamo esattamente nella seconda situazione, siamo sicuri sia un prodotto naturale della selezione darwiniana.

«I cinesi nel 2015 (non solo gli scienziati cinesi, in realtà) fecero quell'esperimento perchè all’epoca si voleva comprendere se e come, da cosa dipendesse la possibilità di trasmettere un virus della Sars da un pipistrello fino all’uomo. Per fare questo gli scienziati fanno un gioco preciso, cioè, prendono un pezzo di un virus e lo mettono dentro un virus ospite e vedono se questo acquisisce infettività verso le cellule umane, ripetono con tutti i pezzi finchè non trovano il pezzo giusto. Trovare il pezzo giusto significa dire: trovare il bersaglio per la futura terapia, oltre ad aver dimostrato il possibile salto di specie».

«Che quel virus sia potuto sfuggire al laboratorio è escluso nello stesso lavoro del National Genetics del 2015, dove si spiega che il virus è stato testato e non ha capacità epidemica, non ha capacità di trasmettersi in maniera efficiente da uomo a uomo».

Ecco l’intervista andata in onda su RaiNews

L'intervento del professor Bucci a «Presa Diretta» su Rai 3 lo spiega in modo ancora più approfondito.

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