Lavatoio di Città Alta, lavori al via
Nelle 22 vasche tornerà l’acqua

Sono tra le attrazioni più visitate (e fotografate) di Città Alta, e a breve torneranno come un tempo permettendo un vero tuffo nel passato.

Sono iniziati i lavori di restauro dei lavatoi di via Mario Lupo e Borgo Canale, un doppio progetto per il quale il Comune ha stanziato 161 mila euro e che sarà terminato entro la prossima primavera. Protagonista dell’intervento è l’Ars Restauri, società bergamasca specializzata che si è tra l’altro già occupata del Salone Furietti della Biblioteca Angelo Mai, e che in questa prima fase si sta concentrando sul lavatoio di via Mario Lupo, che dopo essere stato tra i luoghi protagonisti de «I Maestri del Paesaggio» si è preso un momento di pausa per tornare a breve a essere ammirato in tutta la sua bellezza.

E con una grossa novità: il ritorno dell’acqua nelle 22 vasche in pietra di Zandobbio del lavatoio, possibile grazie a un tubo a vista che verrà posizionato nella stessa posizione della tubazione originariamente presente sulla struttura parte di un nuovo impianto idraulico che permetterà all’acqua di raggiungere la fascia più esterna dei ripiani inclinati di lavaggio delle vasche. In programma anche la pulitura delle vasche, che torneranno al loro stato originario grazie all’utilizzo di speciali spazzole e a getti d’acqua a bassa pressione. Quattro corpi illuminanti andranno infine a rendere ancora più evocativa la struttura, costruita nel 1891.

Una volta concluso l’intervento in via Mario Lupo, il cantiere si concentrerà sul lavatoio di Sant’Erasmo in via Borgo Canale, costituito da 12 vasche in graniglia e con pavimento in cemento. In questo caso il progetto prevede un corposo restauro conservativo delle superfici murarie del lavatoio (chiuso dal 1973), delle vasche e del relativo basamento in blocchi in arenaria, oltre che di tutte le componenti metalliche che compongono la copertura e la recinzione di lato sud.

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