«Lavori chirurgici» su Mura e parapetti
In Città Alta cantiere da 300 mila euro

Al via il secondo lotto del cantiere per sistemare i 5 chilometri di fortificazioni in vista del verdetto per la candidatura Unesco. Si interverrà sulla cortina di San Michele e sul Viadotto di San Giacomo. Poi si lavorerà sui parapetti lungo la cortina di Santa Grata. Si parte ad aprile e si chiude in autunno. Investimento da 570 mila euro.

Si interverrà chirurgicamente sulla cortina di San Michele e sul viadotto di San Giacomo, una superficie di 6 mila metri quadri, nel cuore delle Mura venete, estirpando la vegetazione e consolidando la parete. Poi, si lavorerà sui parapetti lungo la cortina di Santa Grata, 40 metri in direzione del baluardo di San Giovanni, sostituendo le copertine usurate dal tempo e le malte cementizie sbriciolate. Il secondo lotto di lavori per la manutenzione delle Mura venete è ai blocchi di partenza. Si parte ad aprile e si chiude in autunno, prima che arrivi la brutta stagione (circa 230 giorni di tempo). Il Comune di Bergamo ha affidato il cantiere da 300 mila euro alla Ati Land srl e Enrico Montanelli.

Si tratta del secondo lotto (il primo è stato completato nei mesi scorsi), all’interno di un piano triennale (2016-2018) per la manutenzione che verrà realizzato grazie ai fondi erogati dalla Fondazione Cariplo che ha premiato il progetto presentato dal Comune di Bergamo in collaborazione con l’Università e Orobicambiente. A sostenere l’operazione l’Associazione Terre di San Marco, la Fondazione Bergamo nella storia onlus, l’Istituto italiano dei castelli e Italia Nostra. L’obiettivo è passare a i raggi x lo stato di salute delle Mura, capire dove e come intervenire e, una volta attivato il cantiere, informare la cittadinanza sulle attività. Il progetto (che comprende anche il primo lotto già realizzato) è corposo e vale 570 mila euro, cofinanziati da Fondazione Cariplo per 375 mila euro, e da diversi enti : il Comune di Bergamo ha impegnato 240 mila euro , l’Università 15 mila euro in «ore uomo», mentre Orobicambiente, ne metterà 5 mila.

L’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla entra nel dettaglio dei lavori che, per quanto riguarda le pareti delle Mura, prevedono «la rimozione della vegetazione infestante, un lavaggio per rimuovere le malte sfarinate e, infine, la reintegrazione delle sigillature». Sui parapetti invece, si lavorerà, a differenza del primo lotto, senza rimuovere tutte le pietre. Sarà un «cuci e scuci» lungo 40 metri, smontando e rimontando solo dove è necessario e cambiando le copertine ammalorate, che saranno ricostruite in pietra arenaria di Sarnico (attualmente alcune sono in cemento).

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